Candidati centrodestra a imprese: “Meno tasse e burocrazia”

Le elezioni politiche sono ormai alle porte e le aziende rappresentate da Conflavoro Pmi Lucca hanno incontrato oggi pomeriggio (22 febbraio) alcuni tra i principali candidati locali dello schieramento di centrodestra. All’appuntamento hanno partecipato Massimo Mallegni di Forza Italia, in corsa per un seggio al Senato, insieme con Riccardo Zucconi di Fratelli d’Italia ed Elisa Montemagni della Lega, entrambi candidati alla Camera. Il dibattito è stato moderato dal presidente di Conflavoro Pmi Roberto Capobianco.
L’incontro si è dipanato su tematiche quali tasse, sistema burocratico e mancanza di lavoro, tutti fattori che influenzano la vita delle piccole e medie imprese. “Voglio portare in Parlamento la voce del mondo del lavoro, i cui problemi conosco a menadito grazie alla mia lunga esperienza personale”, ha esordito Zucconi, anch’egli imprenditore. “Siamo noi, le Pmi, la spina dorsale di questo Paese. E a Roma dobbiamo andare anche e soprattutto per fermare il vero e proprio declino causato dalla pressione fiscale e dalla troppa burocrazia. Il lavoro va creato, è questo il bisogno principale in Italia. E servono norme adeguate oggi assenti”.
“Investire sui giovani, sulla loro preparazione e sull’innovazione è quel che serve all’Italia per darsi un futuro”, ha affermato Montemagni, consigliera regionale della Toscana. “E invece ci ritroviamo il Jobs Act che non ha affatto risolto il problema della disoccupazione, anzi. Per quanto riguarda le pmi, sono loro il comun denominatore di un‘Italia altrimenti frastagliata. Eppure le imprese non vengono aiutate. Occorre agire sulla tassazione, è troppo tartassante. E non è nemmeno accettabile un sistema burocratico come il nostro che impedisce l’azione imprenditoriale, serve uno sportello unico”.
Dello stesso avviso l’ex sindaco di Pietrasanta, Mallegni: “Da amministratore e da imprenditore conosco il peso e il costo della parola ‘burocrazia’ in Italia. Significa, ad esempio e solo per le pratiche edilizie, 146 miliardi di spese e 175 giorni di degenza medie delle pratiche negli uffici comunali. È assurdo. Noi abbiamo voglia di libertà all’interno di norme chiare e attuabili, che diano la possibilità alle PMI di guardare al futuro con tranquillità. Vogliamo cambiare le regole non per fare chissà quale rivoluzione, ma per vivere. Difatti non butto tutto quello che è stato fatto in questi ultimi anni. Il Piano Industria 4.0 mi piace, ma il problema, di nuovo, è il sistema fiscale su cui si basa. Occorre abbassare violentemente le tasse, entro fine agosto la nostra Flat Tax sarà legge”.