Candidati M5S: semplificazione fiscale e incentivi a imprese

A pochi giorni dalle elezioni politiche, Conflavoro Pmi ha incontrato nella sede di Lucca alcuni dei principali candidati del Movimento 5 Stelle in Toscana. Tra loro il deputato uscente Alfonso Bonafede, in cerca di riconferma alla Camera e probabile ministro della giustizia di un eventuale governo M5S. Con lui Riccardo Ricciardi, anch’egli in corsa per la Camera e Nicola Cecchi, candidato al Senato. Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro PMI Lucca, ha moderato l’incontro.
Numerose le tematiche trattate dai tre esponenti pentastellati, su tutto la necessità di un nuovo sistema fiscale e di un forte snellimento burocratico. Gli imprenditori presenti in sala, provenienti per l’occasione tanto dalla provincia di Lucca quanto da Massa Carrara per parlare con Ricciardi, candidato nel collegio plurinominale Toscana 1, hanno così sfruttato un’ultimissima occasione per ascoltare le proposte del Movimento 5 Stelle in campo economico e non solo.
“Abbiamo venti punti di rilevanza fondamentale nel programma – ha esordito Alfonso Bonafede – tra cui la semplificazione normativa e fiscale. La troppa burocrazia, infatti, alimenta la corruzione. A tal proposito serve un coordinamento che otterremo inserendo 186 mila leggi italiane in 40 testi unici, dopo aver abolito 400 norme inutili e dannose. La semplificazione che abbiamo in mente porterà un risparmio medio annuo alle imprese di 7.500 euro e la diminuzione del cuneo fiscale per i cittadini. Ma non in modo orizzontale. Le risorse per farlo ci sono, però vengono sprecate”.
Nicola Cecchi ha quindi sottolineato la necessità di facilitare l’accesso al credito per le pmi: “In Italia gli incentivi per i piccoli imprenditori sono un miraggio poiché studiati dai politici per andare incontro alle esigenze della grande industria. Questo non aiuta di certo l’uscita dalla crisi di un Paese come il nostro, il cui tessuto economico è basato sul lavoro delle Pmi. E parliamo di una crisi non solo economica, ma che diventa anche personale, umana proprio perché le pmi sono come delle famiglie allargate e l’imprenditore conosce la vita reale del suo lavoratore. Lo Stato deve occuparsi di tutto ciò: creeremo una banca pubblica per sostenere le pmi nella loro crescita”.
Per Riccardo Ricciardi tutto quanto pianificato dal Movimento 5 Stelle è concretizzabile: “La politica non è complicata. Basta ascoltare le imprese e i cittadini, fare una sintesi e stilare un programma come abbiamo fatto noi. Non ci inventiamo nulla e chiediamo solo fiducia per il cambiamento. Quelle del 4 marzo non sono semplici elezioni. Ne va davvero il futuro del nostro Paese”.