Domenici (Popolo della Famiglia): “I valori siano la bussola anche per il lavoro”

24 febbraio 2018 | 08:08
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Domenici (Popolo della Famiglia): “I valori siano la bussola anche per il lavoro”

“I valori appresi in famiglia sono la cosa più importante da portare anche nell’ambito del lavoro”. Ad affermarlo è per il Popolo della Famiglia l’avvocato Mauro Domenici candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale e plurinominale di Lucca Toscana 1.
“Le grandi trasformazioni degli ultimi decenni – prosegue Domenici – hanno reso ancor più evidente come il lavoro rappresenti oggi una vera e propria questione sociale, dal lavoro sulla propria terra, alla gestione del negozio artigiano, per giungere al lavoro nella grande impresa. È evidente come ciò rifletta una concezione dell’uomo e della società che poi influisce sulla concezione dell’economia, perché il lavoro è connaturato all’uomo. Al di là della fatica e della ripetitività, è il modo con cui non solo ci si ‘guadagna’ il vivere per sé e per i familiari, ma si realizza se stessi, si interviene nel mondo mettendoci del proprio, modificandolo e trasformandolo. Il lavoro, assieme alla famiglia, rimane il principale mezzo di comunicazione e relazione con gli altri. Ma non solo. Il lavoro – afferma Domenici – è la migliore occasione che ognuno di noi ha a disposizione per costruire il bene comune, cioè il bene per tutti e per ciascuno”.

“I punti di maggiore forza del nostro territorio – prosegue Domenici – sono le piccole e medie imprese a conduzione familiare che vanno dal settore del commercio a quello del turismo passando per il settore all’agricoltura con i prodotti tipici del territorio (olio, vino ad esempio). L’impegno politico del Popolo della Famiglia per la tutela delle piccole e medie imprese familiari è quello di introdurre misure di tutela fiscale e finanziaria, il prestito d’onore per la costituzione di nuove imprese da parte di under 35 ed il Total made in Italy“. “Proponiamo il sigillo di garanzia prendendo spunto dal mondo del vino – osserva l’avvocato Domenici – dove la fascetta di Stato è già stata introdotta. La nostra proposta è quella di fascettare tutto il prodotto agroalimentare al consumo e non, con una fascetta rilasciata dal Poligrafico dello Stato recante il tricolore così da rendere visibile la provenienza al pubblico. L’introito del contributo di fascetta per il 50 per cento verrà devoluto agli organi di controllo per fornire i mezzi necessari alla lotta alla contraffazione ed il 50 per cento alle imprese per la promozione del prodotto stesso”.