Mallegni (Fi): “Giustizia, processi più veloci. Carcerazione preventiva? Abominio”

“La carcerazione preventiva è un abominio. Forza Italia propone la riforma della giustizia per assicurare il diritto ad un giusto processo. Le imprese non investono in Italia perché sono terrorizzate dai tempi della nostra giustizia”. Questo quanto ha detto Massimo Mallegni, tre volte sindaco di Pietrasanta, candidato al Senato della Repubblica per il centrodestra nel collegio uninominale Toscana 5 (Lucca e Massa Carrara) e al proporzionale nel collegio Toscana 1 (Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato e Firenze) in occasione di un incontro con gli avvocati. Mallegni ha raccontato la sua Odissea giudiziaria durata 17 anni.
“Da ex imputato innocente – racconta – ne comprendo la necessità così come la comprendono le oltre 20mila persone incarcerate dal 2001 ad oggi e che sono state risarcite per ingiusta detenzione. 1 detenuto su 3 vive nel limbo della carcerazione preventiva. La civiltà di un paese è misurata anche dal livello della sua giustizia: in Italia un processo civile dura mediamente 500 giorni quando la media europea è di 237 giorni. E’ quello il nostro traguardo. E’ uno dei punti del nostro programma nazionale”.
“La mia vicenda giudiziaria – ha spiegato Mallegni – mi ha messo di fronte alla lentezza della burocrazia che non è certo colpa dei magistrati ma di una macchina senza ruote. Nei nostri tribunali mancano almeno 9 mila dipendenti. Ci sono 13 giudici ogni 100mila abitanti. In sintesi: la legge sono più quelli chiamati a interpretarla che quelli che la devono applicare. Stando alle ultime stime, ci sono 6 milioni di processi civili pendenti, e 3,5 milioni nel penale. La giustizia è un freno per il paese, per la nostra economia. Azzerare le cause civili vale tra il 4 per cento ed il 5 per cento del Pil. E’ evidente – continua – che è un tema che ha una ripercussione economica notevole e sulle imprese. Forza Italia propone, nel suo programma elettorale, la riforma della giustizia per assicurare il diritto ad un giusto processo, la separazione delle carriere della magistratura inquirente e giudicante, una nuova disciplina delle intercettazioni, della custodia preventiva e del diritto della difesa. E proprio sulla carcerazione preventiva Mallegni ha spiegato: “io l’ho subita. E da innocente – conclude il candidato – dico che è un abominio. Non puoi carcerare una persona e poi dopo chiedergli scusa come è stato nel mio caso. Nessuno sconto di pena per i reati di particolare violenza ed efferatezza. La riforma di Orlano-Renzi ha depenalizzato 112 reati tra cui il furto in appartamento con il risultato di renderlo quasi legale. Non dobbiamo depenalizzare, ne fare sconti, ma investire sui carceri, costruirne di nuovi, inasprire le pene mettendo in condizione i tribunali ed i giudici di fare il loro lavoro con qualità e celerità”.