Mallegni (Fi): “Immigrati? Chi non è delinquente ci diventa”

“L’immigrazione incontrollata ha posto le basi per creare all’interno del paese e delle nostre comunità un problema serio e reale di sicurezza perché il modello di accoglienza ha fallito. Non ha creato integrazione, ma solo un’ondata di nuova criminalità”. Lo sostiene Massimo Mallegni, candidato al Senato per il centro destra nel collegio uninominale Toscana 5.
“Gli immigrati, e lo dice la statistica, delinquono in media 6 volte di più rispetto agli autoctoni – sostiene Mallegni -. Nel nostro paese ci sono 600mila potenziali Oseghale, con permessi di soggiorno scaduti che non potrebbero stare in un paese normale e serio. Ma possono stare in Italia. C’è solo una soluzione: rimpatriare chi non ne ha diritto per ristabilire regole e sicurezza e fermare gli sbarchi. Io sono favorevole anche a mettere le navi militari di fronte alle nostre coste in assenza di un accordo per fermare questa invasione”. “Anche chi non nasce delinquente diventa delinquente – sostiene Mallegni -. Arrivano nel nostro paese senza niente, li sbattono nei centri di accoglienza con il pocket money mentre le cooperative ingrassano alle loro spalle. Per campare devono delinquere: siamo noi le li abbiamo messi in questa condizione. E’ colpa della politica se siamo a questi punti. Con l’operazione Triton, firmata dal Governo Letta e non da Berlusconi come sento da più parti dire in queste settimane di disinformazione, l’Italia si è assunta il carico degli sbarchi e dell’accoglienza”.