Frediani: “Con Civica Popolare si completa il percorso intrapreso”

“Per guidare un Paese verso un futuro migliore bisogna ricordare anche il passato e da dove veniamo”. Inizia con queste parole l’appello agli elettori di Serena Frediani candidata al Senato nelle liste di Civica Popolare, la neonata formazione che fa capo al ministro della salute Beatrice Lorenzin. “Non dobbiamo né possiamo dimenticarci – prosegue Frediani – di quando nel 2011 eravamo sull’orlo del baratro e neppure chi erano coloro che governavano o meglio sgovernavano l’Italia in quel triste periodo e che ora, con notevole faccia tosta, si ripropongono sulla scena confidando che un’amnesia su vasta scala colpisca gli elettori e li faccia dimenticare il disastro da loro combinato”.
“Allo stesso modo – dice ancora la candidata – il momento difficile e complicato che stiamo vivendo, non ci consente di affidare il governo nelle mani di apprendisti incompetenti. Perché ora con fatica stiamo uscendo dal tunnel, lo dicono autorevoli istituti statistici, grazie all’azione di governo portata avanti negli ultimi 5 anni anche con il contributo determinante dei cattolici-popolari che si sono impegnati su fronti nevralgici come la difesa della sanità pubblica, la tutela dell’ambiente, il sostegno ai nostri agricoltori che rappresentano anche il più efficace presidio per il mantenimento del territorio, l’aiuto alle famiglie ed a coloro che si trovano in situazioni di difficoltà. E poi le politiche del lavoro, che hanno determinato un aumento dell’occupazione anche se i provvedimenti adottati vanno perfezionati al fine di aumentare considerevolmente il numero dei contratti a tempo indeterminato, i soli in grado di dare la stabilità necessaria per progettare il futuro. Anche sul fronte del controllo dei flussi migratori è stata portata avanti un politica efficace, che ha drasticamente ridotto gli sbarchi nonostante il quadro estremamente instabile dei paesi del nord africa”.
“Noi vogliamo completare il percorso virtuoso imboccato e migliorarlo – conclude Frediani – sapendo che tanto c’è ancora da fare per crescere insieme incentivando il lavoro e riducendo le disuguaglianze che negli anni della crisi economica sono notevolmente aumentate”.