Insieme per Altopascio: “Dalle urne la sfiducia alla giunta D’Ambrosio”

6 marzo 2018 | 15:08
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Insieme per Altopascio: “Dalle urne la sfiducia alla giunta D’Ambrosio”

Insieme per Altopascio esulta per i dati che emergono dalle urne delle legislative. Un dato che, a detta dell’opposizione, dovrebbe allarmare il sindaco Sara D’Ambrosio: “Mentre esprimiamo la nostra soddisfazione per il giusto approdo in consiglio regionale di Maurizio Marchetti – dicono – che è stato brillante sindaco di Altopascio per 20 anni, non si comprende da dove derivi la soddisfazione espressa da Sara D’Ambrosio a nome della sua giunta municipale per i risultati elettorali. I candidati del centrodestra La Pietra e Carrara hanno raccolto proprio a Altopascio la percentuale più alta, 44 per cento e 43 per cento, anche grazie alla scesa in campo di alcuni ex amministratori che hanno apertamente indicato il voto a questi due personaggi”.

“Fanucci e Bini possono ringraziare D’Ambrosio e compagnia cantante – proseguono da Insieme per Altopascio –  della loro magrissima figura altopascese, ma la giunta e il Pd escono con le ossa sbriciolate da queste elezioni. Il Pd passa infatti dai 2980 voti del primo turno delle comunali 2016 ai 1476 raccolti in queste elezioni politiche. Giustamente, essendo dati diversi di affluenza , bisogna guardare le percentuali e allora davvero il disastro è evidente: si passa dal 41 per cento del primo turno comunale a un eloquente 19 per cento di domenica, che diventa devastante se si paragona al 48,8 per cento raccolto dal Pd alle europee del 2014 e il 28,8 per cento delle regionali 2015”.
“E’ chiaro che alla luce anche delle ultime prodezze della giunta D’Ambrosio e della marcata dipendenza dagli ordini di Renzi e giglio magico locale – concludono dal gruppo di opposizione – questa giunta non è più credibile. Gli altopascesi hanno dato credito a D’Ambrosio e Remaschi per un po’, poi hanno dato il loro giudizio, non apprezzando ad esempio l’assunzione del segretario Pd in comune, la cementificazione della Badia grazie a una variante (inaudita a Altopascio) da 44mila metri quadri che favorisce un’azienda e il disinteresse verso l’arrivo di una ditta, in pieno centro del paese, che tratta rifiuti speciali e pericolosi. Tante altre piccole cose hanno determinato un voto che sa molto di pentimento degli altopascesi, per i quali, però, vale un vecchio detto locale che finisce con la frase “tardi cantasti”…”.