
Passano gli anni ma ancora la questione relativa a cosa fare della struttura dell’ex ospedale Campo di Marte sembra lontana dal trovare una soluzione definitiva. A voler riportare l’attenzione su questo tema sono una serie di comitati legati alla sanità (Comitato sanità Lucca, Osservatorio partecipato lucchese, Lucca per una sanità migliore e comitato Lucca est) che questa mattina (16 marzo), alla presenza dei consiglieri comunali Massimiliano Bindocci (Movimento 5 stelle) e Samuele Cosentino (SiAmo Lucca) e del consigliere regionale Gabriele Bianchi (sempre in quota al movimento 5 stelle). I rappresentanti dei comitati hanno rilanciato la questione proponendo anche la costituzione di una fondazione che gestisca i locali dell’ex ospedale che non sono di interesse dell’azienda Usl Toscana nord ovest. I rappresentanti hanno poi richiamato l’amministrazione a prendere una decisione definitiva sulla questione, non prima però di un confronto serio con la cittadinanza.
A fare il punto della situazione è Roberto Lenzi dell’Osservatorio partecipato: “La soluzione uscita sulla stampa in questi giorni, è solo l’ennesima delle proposte lanciate nel tempo. Questa amministrazione nel 2012 parlava di un Campo di Marte con funzioni pubbliche al 100%; nel 2014 già si era passati a parlare di ‘maggioranza di funzioni pubbliche’; nel 2014 il sindaco ammise la possibilità di interventi per l’edilizia resdenziale; poi si è parlato di un polo scolastico, di uno biomedico; poi si propose di spostare lì la Questura ed anche quella di inserire negozi di vicinato. In sintesi, ci sembra che l’amministrazione abbia le idee poco chiare. Sarebbe il caso che il sindaco dicesse una volta per tutte quel’è la posizione definitiva dell’amministrazione. Si confronti con il Consiglio comunale e con la città e poi vada a parlare con la Regione. Non che la città, come tutte le volte, sia messa a conoscenza di decisioni già prese”.
“Sulla base dell’accordo di programma – prosegue Lenzi – il Campo di Marte deve avere un uso pubblico, destinato ad attività socio-sanitarie. Questo utilizzo servirebbe a sopperire alle carenze palesate nel tempo dal San Luca. Si tratta di un’area sociosanitaria vicina alla città che deve essere presa in considerazione. Dato che il sindaco ricorda sempre che l’immobile è di proprietà della Usl, il comune prenda anche in considerazione l’idea di riacquisirlo. Sia perché il valore dell’immobile è molto diminuito, sia perché Lucca Holding ha ricavato 16 milioni dalla vendita delle proprie partecipazioni in Salt. Denari che potrebbero servire per questo acquisto”.
A scendere maggiormente nei dettagli della questione è il dottor Alessandro Di Vito, rappresentante dei comitati Lucca per una sanità migliore e Lucca est: “Sono 14 anni che facciamo battaglie per difendere il Campo di Marte – spiega – ma non siamo mai stati ascoltati. Cerchiamo di non rifare lo stesso errore che è stato fatto 13 anni fa: nel 2005, l’89% dei cittadini si era espresso negativamente rispetto alla costruzione del nuovo ospedale. Il cittadino dunque, non ha mai chiesto un nuovo ospedale: gli è stato imposto. Ci sono poi due aspetti da sottolineare: dall’accordo di programma risulta che il Campo di Marte deve rimanere ad uso pubblico. Inoltre, sempre dall’accordo di programma, risultava che per la costruzione del San Luca i privati non potessero partecipare per più del 25%. Questo aspetto inizialmente fu rispettato ma poi si è passati al 40%. Risorse che sono andate a carico del cittadino lucchese e della Regione Toscana. Oltretutto, nel nuovo ospedale ci sono 70 posti letto in meno rispetto a quelli previsti. Come cittadini abbiamo strapagato tutto, non abbiamo i servizi e non abbiamo posti letto. Questi devono essere ricavati dal Campo di Marte”.
Di Vito però non si ferma e spiega altri “errori” che sono stati fatti negli anni: “Altri 13 milioni – dice il medico – che erano stati assegnati per la ristrutturazione della palazzina degli anni ’30 (quella in mattoncini rossi, ndr) sono andati persi per la rinuncia al progetto di ristrutturazione, più un altro milione di euro di penale. 14 milioni di euro persi in totale quindi. C’è poi un altro problema – aggiunge Di Vito -: scuole, ospedali, case di cura, rsa dovrebbero stare in una zona acustica di classe 1. Già il Campo di Marte si trova in classe 2. Il San Luca è in classe 3-4″.
“Prima mettiamoci ad un tavolo con l’azienda – è la proposta di Di Vito – e cerchiamo di capire insieme quali sono le necessità sanitarie del territorio. Coinvolgiamo anche le amministrazioni della piana che fanno riferimento a Lucca per la sanità e poi decidiamo insieme. Se si vogliono razionalizzare le spese, molte strutture potrebbero essere ospitate al Campo di Marte: le strutture di Maggiano, una rsa e altro ancora. Il sindaco deve fare una progettualità”.
Poi arriva la proposta della Fondazione: “L’immobile deve restare ad uso pubblico – conclude Di Vito -? Si crei una fondazione, con all’interno anche i sindaci dei comuni della Piana che si occupi di gestire la parte di immobile che non interessa alla Usl. Questa fondazione, peraltro, potrebbe gestire direttamente gli appalti e portare lavoro in maniera continuativa sul territorio. Prima però serve una visione di lungo periodo del sistema sanitario”.
“Se delle persone, che siano operatori del settore o singoli cittadini, scelgono di incontrarsi, cercare dati e manifestare – spiega Gabriella Bertani, del comitato sanità Lucca ed rsu all’interno della Usl Toscana nord ovest – è perché non si sente rappresentata. Stiamo assistendo allo smantellamento della sanità: non esiste collegamento con i cittadini. Se io ho consapevolezza dell’offerta, la mia domanda viene guidata ma i cittadini sono disorientati e per questo si rivolgono a strutture private”.
“La politica del project financing – dice ancora Bertani – impone tagli alle spese sul personale e sulla spesa farmaceutica. Si tagliano quindi i servizi. Il Campo di Marte rientra in questa logica. Non bisogna dimenticare inoltre che il vecchio ospedale potrebbe essere un importante punto di riferimento anche a livello sociale. Ci sono molti pazienti tetraplegici che ormai non escono nemmeno più di casa. Il Campo di Marte potrebbe essere un importante punto di incontro per fare rete e fare in modo che le persone si sentano meno isolate”.
“A due giorni di dal Consiglio comunale straordinario indetto sulla sanità – accusa Paolo Pascucci del comitato sanità e attivista del Movimento 5 stelle – veniamo a sapere dalla Usl che saranno loro a decidere cosa fare del Campo di Marte, insieme a sindaco e Regione. Eppure ci era stato promesso che sarebbe stata creata una consulta sulla sanità e che sarebbero state tenute in considerazione le sue proposte. Fortunatamente, il consigliere Bindocci ha subito presentato una mozione per la creazione di quest’organo. Se si vuole, la consulta può essere costituita in tempi rapidissimi e si può fare in modo che i cittadini siano ascoltati”.
Come detto, all’incontro era presente anche il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Gabriele Bianchi che ha voluto manifestare la sua vicinanza ai comitati ed ha duramente criticato la pratica del project financing, definita “un’invenzione tutta italiana per far arricchire gli amici degli amici”.