
Il caso dell’obbligo vaccinale per gli alunni delle scuole della prima infanzia sbarca, dopo diversi rinvii, in consiglio comunale con una mozione M5S presentata dal consigliere comunale Massimiliano Bindocci, con l’obiettivo di garantire a tutti i bambini la conclusione dell’anno scolastico.
Nello specifico l’atto, dopo aver ricapitolato la materia dal punto di vista normativo, ha fatto anche appello al principio di non esclusione degli alunni per i quali i genitori abbiano richiesto il colloquio propedeutico all’Asl come indicato di recente dalla Regione Toscana. Nel contempo la risoluzione, emendata con il contributo dell’opposizione, chiede di stabilire un confronto continuo e costruttivo con le famiglie. La mozione è stata approvata all’unanimità (26 favorevoli).
“Ritengo – ha spiegato Bindocci – che il percorso intrapreso e questa legge sia in qualche modo terroristico. Questa norma ha condizionato anche il consumo dei vaccini: è un approccio di per sé fallimentare. Una campagna informativa all’altezza di questo nome poteva anche avere un senso. Qui invece si sta creando un tormentone che ha indotto le famiglie a dividersi. Non è però questione di vax o non vax. Contestiamo l’approccio coercitivo, piuttosto che quello della libertà vaccinale. La materia a livello normativo è sicuramente controversa, anzi si può dire che sia un universo di contraddizioni. Bisogna che l’amministrazione faccia opera di corretta informazione, coinvolgendo gli enti interessati a cominciare dalle scuole e dall’Asl”.
La consigliera di Lei Lucca Donatella Buonriposi, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, chiarisce che “le scuole sono dotate di autonomia – afferma -: il che significa che né il consiglio comunale né la Regione possono imporre delle regole ma soltanto il Miur. Mi preoccupa Bindocci che dice che le regole non sono chiare. Il grosso rischio è che ci siano una forte ingerenza nelle scelte delle istituzioni scolastiche. Di fronte ad un eventuale problema il giudice chiama il dirigente scolastico, questo è un principio sacrosanto e io lo difendo. Sono consapevole di un fatto: che a questo punto dell’anno scolastico rimane difficile dire ai genitori che il figlio non può più andare a scuola. In questi ultimi mesi, abbiamo visto che la maggior parte dei bambini che a novembre non erano vaccinati oggi sono quasi tutti vaccinati. Sono pochi i casi ormai. Non ha senso a maggior ragione a questo punto dell’anno mettere fuori i bambini dalle scuole. In Parlamento hanno già presentato ben 400 proposte di legge. Rivogliamoci semmai al Parlamento perché prima di settembre si arrivi a cambiare questa legge”.
Dopo una lunga sospensione, la mozione viene integrata con l’apporto dell’opposizione con la richiesta alla giunta di promuovere un confronto continuo e costruttivo con le famiglie.
“E’ giusto – ha osservato il consigliere comunale di Casapound Fabio Barsanti – che su un documento del genere ci sia la più grande condivisione. Avevo chiesto che questo consiglio comunale fosse aperto proprio per l’importanza di confrontarsi con le parti”.
La consigliera Teresa Leone del Pd fa notare che “è stata la conferenza dei capigruppo a decidere di non fare un consiglio comunale aperto perché tutte le fasi di confronto con le parti erano già state fatte nelle sedi opportune”.