Carcere, delegazione di consiglieri in visita al S. Giorgio

L’impegno ad organizzare la visita del carcere da parte di una delegazione del Consiglio comunale: inteso come primo passo di un rinnovato legame tra l’Istituzione cittadina e il San Giorgio, al fine di rafforzare l’impegno e l’attenzione di tutta la città per la struttura.
E’ uno dei punti dell’ordine del giorno che il Consiglio comunale di Lucca ha approvato durante la seduta di ieri sera (26 marzo), quando si è trovato a discutere sulla relazione del Garante comunale dei diritti dei detenuti.
“La maggioranza ha proposto un ordine del giorno, che ha raccolto l’adesione anche di buona parte dell’opposizione e che è stato approvato all’unanimità dei consiglieri presenti – spiega il capogruppo di Sinistra con Tambellini, Daniele Bianucci –. Col documento, abbiamo voluto impegnare l’intera Amministrazione comunale a proseguire, nelle commissioni consiliari competenti, la discussione sulle attuali condizioni della struttura carceraria, e sulle eventuali ipotesi alternative. Abbiamo chiesto al sindaco e alla giunta di attivarsi, a partire dalla verifica delle possibilità offerte da recenti bandi della Regione Toscana, per l’individuazione di risorse volte all’inclusione attiva nella società da parte dei detenuti ed ex detenuti. Abbiamo domandato al primo cittadino ed agli assessori di sviluppare quella azione di stimolo non formale nei confronti di tutti i soggetti che possano e debbano portare il loro contributo, per favorire ogni azione che dia senso alla finalità rieducativa della pena”.
“L’articolo 27 della Costituzione ci ricorda che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato – ricorda il capogruppo di Sinistra con Tambellini, Daniele Bianucci – Il nostro obiettivo è quello di far superare al carcere il carattere di “istituzione seperata” dalla comunità: informando e sensibilizzando la società sui vari aspetti della vita carceraria. Occorre quindi proseguire con ancora più forza sull’impegno, per offrire ai detenuti la possibilità di acquisire strumenti e capacità che rendano più facile il momento critico del reinserimento, specialmente da un punto di vista occupazionale; di favorire l’inserimento o reinserimento lavorativo delle persone dimesse dal carcere, come momento fondamentale per il loro completo recupero sociale, e offrire ai detenuti la possibilità, attraverso il lavoro, di poter usufruire delle misure alternative previste dalla normativa vigente; di offrire alle persone in difficoltà, dopo l’uscita dal carcere, un sostegno alloggiativo, economico, nonché informazioni circa le opportunità, gli uffici e i servizi utili al loro reinserimento sociale”.