L’ex consigliere Bini: “Un pamphlet sulla salute ad ogni famiglia”

Un pamphlet della salute da distribuire ad ogni famiglia. E’ la proposta che l’ex consigliere comunale di Lucca Marco Bini fa a Comune e Asl. “La definizione di salute è un qualcosa di molto più ampio che non la semplice assenza di malattia, si riferisce infatti al benessere della persona inteso nella sua globalità sociale. Ma la salute è esclusivamente un diritto del singolo individuo? No, è anche un interesse della collettività come in maniera lungimirante prevedeva già l’articolo 32 della nostra Costituzione”, commenta Bini.
“Ad oggi – osserva -, lo strumento più efficace per garantire la salute dei cittadini è la prevenzione, peraltro ancora sottoutilizzato. Si stima infatti che un aumento di investimento del 2% per la prevenzione garantirebbe un risparmio della pubblica a medio termine molto maggiore dei soldi spesi per prevenire le patologie, eppure ancora non si investe abbastanza in prevenzione. Molte malattie infatti, sono strettamente collegate a stili di vita scorretti che ognuno di noi potrebbe almeno in parte modificare.
Personalmente credo che le istituzioni abbiano l’obbligo della concretezza, meglio piccole azioni fatte bene che non grandi discussioni sui massimi sistemi che spesso restano poi solo proclami inattuati. Un problema è anche dovuto al fatto che spesso gli enti fanno azioni del genere procedendo a compartimenti stagni, senza parlarsi, senza guardare quindi in modo complessivo alle esigenze dei cittadini e alle cause del loro malessere, producendo quindi sforzi che si rivelano sterili. Per questo credo che Comune e Asl dovrebbero predisporre, con l’apporto multidisciplinare di esperti dei vari settori inerenti alla salute , un manuale sintetico di educazione alla salute e distribuirlo poi ad ogni famiglia. Dobrebbe chiaramente essere redatto in modo chiaro e semplice, senza nessuna pretesa di imporre niente a nessuno, ma con il preciso scopo di essere un ausilio concreto basato su dati e esperienze ormai trasversalmente consolidate. Questo pamphlet potrebbe contenere indicazioni semplici e pratiche sulla sicurezza nelle abitazioni (anche su questo aspetto c’è molto da fare, migliaia di infortuni avvengono ogni anno all’interno delle nostre case), sull’educazione alimentare, sul primo approccio ad alcune situazioni di emergenza, ed altri suggerimenti che riguardino la salute delle famiglie. Nell’epoca in cui siamo tutti connessi h24 paradossalmente nelle nostre case non c’è ancora una vera educazione alla salute, anzi, non c’è forse ancora una vera cultura della salute; basti pensare come nelle scuole non si insegni educazione alimentare, eppure quello che mangiamo influisce enormemente sul nostro benessere presente e futuro. Penso che un’iniziativa del genere, potrebbe essere un piccolo ma concreto contributo ad un approccio responsabile di educazione alla salute, fattibile peraltro con una spesa contenuta; auspico quindi che possa essere attuato”.