Minniti (Lega): “Centrale elettrica sul Serchio, troppi punti oscuri”

Nuova centrale idroelettrica, il consigliere comunale della Lega Giovanni Minniti va all’attacco. Per il consigliere la questione presenta molti punti oscuri. “A me sembra ben poco per compensare l’impatto ambientale e paesaggistico di un’opera che si vuole collocare all’interno del Parco del Serchio in una zona destinata ad usi collettivi. Ma sindaco, assessori, consiglieri comunali di maggioranza, sono davvero sicuri che la centrale non avrà ripercussioni sfavorevoli sull’ambiente? Io qualche dubbio ce l’ho. L’edificazione selvaggia lungo i corsi dei fiumi ha provocato molti disastri”.
“Un impianto idroelettrico – aggiunge – prevede la costruzione di una sala macchine con turbine e generatori; locali tecnici per il controllo e la gestione delle apparecchiature oleodinamiche, contatori e tralicci per il trasporto dell’energia prodotta. Impianti del genere per essere efficienti dovranno produrre almeno un milione e mezzo di kw annui utilizzando circa15.000 litri di acqua al secondo. E’ stata effettuata la valutazione di impatto ambientale? In un contesto di carenza di risorse idriche non è meglio destinare l’acqua ad uso irriguo? La derivazione delle acque influirà sul corso naturale del fiume? Quale è l’impatto del progetto su flora e fauna? Sono stati previsti sistemi di controllo atti a scongiurare il prelievo di quantitativi di acqua superiori ai limiti consentiti? Sono stati valutati gli aspetti dell’inquinamento elettromagnetico ed acustico e della tutela idrogeologica del territorio? La valutazione delle conseguenze sull’ambiente mi sta particolarmente a cuore e per questo è necessario che alla discussione in consiglio comunale partecipino associazioni ambientaliste portatrici di interessi diffusi e cittadini interessati alla tutela di un ecosistema di straordinario pregio quale è il parco fluviale del Serchio. Un aspetto sul quale mi preme conoscere la risposta del sindaco è il seguente: quale è la pubblica utilità del progetto? In altri termini ci guadagna solo il privato che può cedere ad Enel l’energia prodotta o ci saranno anche ricadute positive sulla città? Senza dubbio il guadagno per il comune di Lucca non può essere rappresentato da un paio di alberi piantati per occultare i locali tecnici e da qualche panchina perché questo significa svendere il proprio territorio per una manciata di lenticchie. Senza dimenticare che, il profitto più importante per tutta la collettività è quello che passa attraverso la tutela dell’ambiente. Su queste osservazioni è bene che sindaco e consiglieri di maggioranza riflettano per bene altrimenti è meglio abbandonare qeullo che pare un progetto conveniente solo per l’azienda privata”.