





Ripartire dalla conferma dell’opzione zero, con la messa in sicurezza dei tralicci a Maggiano e Nozzano San Pietro. E’ questa la posizione che stasera (18 aprile) ha ribadito il comitato Starc nel corso di un’assemblea convocata a Maggiano dopo che è arrivato il parere favorevole della commissione di valutazione per la procedura di Via del ministero dell’ambiente sull’opzione B1, una delle tre alternative al tracciato originario di nuovo elettrodotto per il riassetto della rete di Lucca.
Una precisazione per “sgombrare il campo da ogni dubbio” circa la linea del comitato, dopo che l’assenza dei membri alla riunione della scorsa settimana a Nozzano era stata criticata da alcuni cittadini come un segnale di disimpegno. “Siamo qui stasera – ha detto Lorella Lecca del comitato – per fare appello ai Comuni affinché prendano una posizione decisa contro questo parere della commissione e soprattutto perché riaprano un confronto con i cittadini. Ma siamo qui anche a fare appello ai comitati e ai cittadini perché il nemico comune, se ce n’è uno, è proprio Terna che ha proposto questi mostri sul territorio”.
Il presidente del comitato Simone Lena ha ripresentato nel dettaglio, mostrando mappe e topografie, i tracciati El324 e l’alternativa B1, quella che già alcuni Comuni, tra cui quelli di Lucca e di Massarosa, avevano giudicato la meno impattante nel parere alle alternative presentate da Terna con una mossa che all’epoca per certi versi fu a sorpresa. “Le nostre osservazioni furono modellate in quella direzione, prendendo la linea non solo dei Comuni ma anche, ad esempio di Italia Nostra – ha spiegato ancora Lorella Lecca -, ma abbiamo sempre sostenuto la necessità di percorrere l’opzione zero con la messa in sicurezza di Maggiano”.
Il rischio è che senza una lotta compatta Terna possa procedere con il riassetto anche se le amministrazioni comunali si sono affrettate ad annunciare l’intenzione di fare ricorso anche contro il parere della commissione di Via quando esso sarà definitivo. Perché ancora non lo è: c’è infatti il niet del Mibact che in un documento molto dettagliato smonta anche l’opzione B1.
Di fatto però, i cittadini di Nozzano sono andati in allarme di fronte alla notizia che quel tracciato che prevede la realizzazione di due collegamenti tra il tracciato esistente e la nuova centrale di trasformazione individuata a Filetto aveva ottenuto un primo ok. Da qui anche le divisioni e i malumori tra paesi e quindi fra comitati. “I comitati e i cittadini – hanno fatto sapere da Starc – devono tornare a sedersi allo stesso tavolo e discutere con le amministrazioni il da farsi. Da parte nostra continua ad esserci piena disponibilità”.
Starc ha spiegato di aver voluto attendere prima di organizzare un’assemblea per esaminare bene gli atti: “Per un confronto è necessario adottare un metodo preciso e puntuale”, hanno spiegato. E in effetti sono stati passati in rassegna i due più recenti pareri ed è stato ripercorso l’iter fin qui intrapreso dal 2014, quando venne alla luce l’avvio del procedimento da parte di Terna per la realizzazione di un nuovo elettrodotto in Lucchesia.
Rob. Sal.