
Dopo la ‘pace fatta’ fra il sindaco Tambellini e l’ex consigliere comunale Piero Angelini è lo stesso onorevole a intervenire, con una lettera al direttore, per specificare ulteriormente alcuni aspetti della vicenda.
“La ringrazio – scrive rivolgendosi al direttore – per l’informazione corretta, data dal suo giornale, con riguardo alla conclusione del processo tra me e Tambellini, avvenuta il 17 aprile e innescato da una sua querela per diffamazione; processo che si è concluso con una mia dichiarazione che, nelle critiche da me mosse alla cattiva politica urbanistica di Favilla e alle responsabilità politiche di Tambellini e del suo gruppo per non averla adeguatamente contrastata, e anzi, in alcune circostanze per averla coperta politicamente (critiche politiche che ho ribadito nel processo, con particolare riferimento alla vicenda della ristrutturazione dello stadio, o al rilascio, nel 2010, dei permessi a costruire nelle Utoe dove si era sforato) non avevo mai avuto intenzione di muovere attacchi alla persona di Tambellini, né mettere in discussione la sua onestà personale”.
“Contrariamente a quanto riferito da altri organi di stampa – prosegue il professore – non c’è stata, però, da parte mia, nessuna pronuncia di scuse, né formali, né informali. Se io avessi avuto intenzione di chiedere scusa a Tambellini, per i giudizi politici da me espressi quando ero consigliere comunale, il processo si sarebbe già chiuso mesi fa, quando, appunto, il sindaco mi aveva rivolto una tale proposta, da me, però, decisamente rifiutata: io ho sempre sostenuto, infatti, e ancora sostengo, di aver espresso semplicemente, con le mie critiche, giudizi meramente politici, non attacchi alla persona, così come ho sempre fatto, del resto, nella mia lunga esperienza politica, nella quale, mai, fino ad oggi, ero stato oggetto di querele per diffamazione per i giudizi politici da me espressi dentro e fuori delle istituzioni”.