Marchetti (Fi): “Bullismo al Carrara, va riformato il sistema di prevenzione”

Bullismo a scuola, secondo il consigliere regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti va riformato il sistema di prevenzione. “Come ogni lucchese, sono veramente scosso dai fatti dell’Itc Carrara, che hanno assunto una dimensione nazionale negativa per la nostra città – osserva -. Ogni generalizzazione su questo argomento è sbagliata, ma ho rilevato con un certo fastidio che mentre si tenevano convegni e uscivano comunicati che magnificavano l’opera di prevenzione al bullismo del Progetto Mafalda, avvenivano questi fatti inqualificabili”.
“Proprio l’Itc Carrara è uno degli istituti che ha aderito con maggiore convinzione a questo progetto in rete tra diversi istituti superiori lucchesi, in collaborazione con la Usl 2 e l’associazione Di testa mia, con laboratori progettuali, come si legge nei comunicati diffusi – aggiunge Marchetti – per favorire l’educazione alla salute e il benessere fra i giovani attraverso una metodologia, quella delle life skills e peer education, parole difficili da capire. All’interno di questo percorso è nato il progetto Mafalda che introduce la figura di studenti-tutor e altro ancora. Pur apprezzando ogni tentativo di sensibilizzazione e prevenzione, questa coincidenza temporale deve fare riflettere sulla efficacia di convegni e pianificazioni, quando invece sarebbe necessario un intervento radicale e un ritorno a una maggiore disciplina scolastica, unita anche all’introduzione di una valutazione negativa, con le conseguenze previste dalle normative, anche per gli insegnanti che per svariati motivi permettono agli studenti di comportarsi in modo maleducato, o peggio, violento e criminale. Situazione, questa, che chiama in causa anche i vertici dirigenziali scolastici provinciali. Forza Italia sta portando in Parlamento la proposta di legge di obbligo della videosorveglianza negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia e nelle strutture socio assistenziali per anziani, disabili e minori in situazione di disagio. A questo punto, visti i casi che si susseguono e il pericolo dell’ emulazione, perché non pensare a qualcosa di simile anche per altre scuole a rischio?”.