LeU: “25 aprile, Barsanti si dimetta dal Consiglio”. Anpi invita alla mobilitazione

LeU Lucca attacca il consigliere comunale di Casapound a Lucca Fabio Barsanti per un post su Facebook sul 25 aprile e stigmatizza le affermazioni, chiedendo che si dimetta dal consiglio comunale per la mancata partecipazione alle celebrazioni in piazza. “La Festa di Liberazione del 25 aprile – osserva LeU – è una ricorrenza nazionale, ufficiale e istituzionale; il consigliere comunale ha evidenti difficoltà a comprendere quale sia il ruolo di un rappresentante delle istituzioni. E’ proprio l’abc dell’attività amministrativa quella per la quale, un cittadino che diventa consigliere non rappresenta più soltanto se stesso ma l’istituzione, il Comune in questo caso. E dunque un amministratore non può e non si deve permettere di snobbare le commemorazioni degli eventi fondanti l’intera comunità repubblicana e il 25 aprile è una di queste. Era suo dovere istituzionale essere presente e partecipare”.
“Siccome altre ricorrenze molto importanti si avvicinano (la festa della Repubblica del 2 giugno, l’8 settembre ecc. ) – prosegue LeU in una nota – chiediamo che si dimetta da consigliere comunale, raggiungendo così due obiettivi: risolvere definitivamente l’evidente contraddizione tra il suo sentire e il suo ruolo in una istituzione democratica e liberare il Comune da una presenza che certamente non lo rappresenta”.
Sul tema interviene anche la presidente di Anpi, Rosalba Ciucci: “Essendo venuti a conoscenza delle dichiarazioni rilasciate da Fabio Barsanti il 24 aprile ultimo scorso a proposito della sua volontà di non partecipare alle celebrazioni del 25 aprile, l’Anpi di Lucca ritiene doveroso stigmatizzare in modo netto questo comportamento, in quanto contrario ai principi e ai valori democratici e antifascisti su cui si basa la vita ed il funzionamento delle istituzioni che ogni consigliere dovrebbe osservare. Un’affermazione gravissima, quella fatta da un consigliere comunale, che non possiamo permettere che passi sotto silenzio perché i silenzi lasciano spazio a confusione”. “Questi episodi – prosegue – chiamano in causa tutti noi, riguardano tutti noi e richiedono una nostra vigile partecipazionead affermare valori di versi di inclusione, di rispetto, di attenzione nei riguardi di tutti, come i nostri padri costituenti ci hanno trasmesso. La risposta migliore a tutto ciò è procedere con atti concreti e con una mobilitazione generale di tutte le coscienze democratiche”.
“Per questo – conclude la nota – sollecitiamo l’amministrazione comunale a concludere l’iter, iniziato dall’Anpi nell’agosto 2017, con la consegna al sindaco, della proposta di “defascistizzazione”, cioè l’approvazione da parte del consiglio comunale della delibera di contrasto attivo ai neofascismi. Tale approvazione è avvenuta da parte del Consiglio comunale di Lucca nel gennaio scorso, occorre ora sulla base di questo mandato, procedere all’adeguamento del regolamento di occupazione di suolo pubblico. Con la modifica di detto regolamento comunale, per ottenere l’autorizzazione a manifestare, sarà necessario dichiarare esplicitamente il rispetto dei valori sanciti nella nostra Carta fondamentale, nata dalla Resistenza. Per quanto riguarda l’Anpi saranno messi in campo tutti quanto è in nostro potere per vigilare che i principi ei valori conquistati a caro prezzo dai partigiani della nostra resistenza siano salvaguardati e rispettati, intraprendendo tutte le vie anche legali contro ogni tentativo di fomentare l’ideologia fascista seppur vestita di abiti diversi”.