Bindocci (M5S): “Rsa, la maggioranza ci mette il bavaglio”

“Sulle case di riposo l’amministrazione comunale ci mette il bavaglio”. E’ furioso il consigliere comunale M5S Massimiliano Bindocci dopo la commissione controllo e garanzia di stamani (10 maggio) convocata proprio sul tema di Villa S. Maria e sullo stato dell’arte della concessione delle altre due Rsa comunali. Il consigliere ha abbandonato la riunione sostenendo che l’assessore al sociale Lucia Del Chiaro gli avrebbe “impedito di parlare” (Leggi).
“Mentre mi lamentavo delle scelte fatte dal Comune in commissione, dove erano presenti oltre a Santini due consiglieri di maggioranza, l’assessore Del Chiaro e un dirigente, mi è stato letteralmente impedito di parlare, interrompendomi ripetutamente e chiedendo che non parlassi. Ciardetti, se ho capito bene – aggiunge Bindocci – ha proposto addirittura una mozione d’ordine per zittirmi, mentre l’assessore Del Chiaro ha chiesto, chissà perché, di non farmi intervenire perché fuori tema. Secondo loro potevo solo far domande, senza intervenire, mentre nelle commissioni e nei consigli esiste ancora la libertà di espressione, e posso intervenire, come tutti i membri alla commissione, dicendo (mi dispiace per loro) quello che penso. Tra l’altro vorrei far notare che ero il solo consigliere comunale ad essere presente dei membri non effettivi (senza gettone) perché per noi del Movimento 5 Stelle oltre 50 lavoratori e il futuro dei nostri anziani, sono una materia importante. Santini, come presidente della commissione, ha comunque provato a mediare invitandomi a proseguire – anche perché la mia dissertazione poteva essere sgradita ma era pertinente – ma non c’è stato modo di parlare, per cui se volevano darsi ragione tra di loro era ovvio che la mia presenza fosse superflua. Insomma sulla Rsa la maggioranza dimostra che la coda di paglia è in fiamme. La difesa della linea adottata dal Comune passa dal bavaglio delle opposizioni sgradite e dalla credo sia un problema grave. Il principio leso ieri in commissione si chiama libertà e democrazia è non é la prima volta. Ovviamente la questione non si chiuderà qui e decideremo come Movimento quali iniziative fare a difesa della Rsa e dei dipendenti”.
“La situazione della Rsa di Villa Santa Maria – sottolinea ancora Bindocci – è diventata un tormento per il Comune di Lucca, la vicenda è ormai nota, la scelta di non fare più proroghe e la soluzione prospettata sta causando il licenziamento di oltre 50 persone e il trasferimento di circa 30 anziani. Questi sono i fatti, il resto sono solo discorsi. Non ci sono state novità o cose improvvise, per cui le conseguenze di quanto accade sono responsabilità politica della attuale giunta e maggioranza che governa da oltre 5 anni, non del fato. Le scuse che il sindaco e la giunta provano a darsi sono solo alibi di chi sa di essere colpevole e fa cosa ha deciso, non valutando adeguatamente i drammi sociali conseguenti. Certe scelte andranno ad arricchire altri privati che operano nel settore, tanto che sembra che qualcuno apra adesso delle Rsa mentre il Comune chiude per una ristrutturazione figlia di anni di inadeguata manutenzione. L’aumento delle quote per gli anziani non risolve il problema dei 50 lavoratori, e le graduatorie e i diritti di precedenza che le organizzazioni sindacali otterranno salveranno solo parzialmente qualche addetta, ricordiamo anche che delle altre addette ala Rsa oltre 10 sono sempre a casa e alcune sono anche fuori dalla graduatoria. Santini aveva convocato ieri la commissione controllo e garanzia dove all’ordine del giorno vi era espressamente il punto sulla situazione della ricollocazione dei 52 lavoratori licenziati a Villa S.Maria”.