
“La nomina di Mario Pardini? E’ una figura che esprime un’alta professionalità ed il suo passato rappresenta un valore aggiunto, non un problema”: il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, smonta così oggi (14 maggio) ogni accenno polemico in ordine alla scelta del nuovo presidente di Lucca Crea. “Le partecipate? Quando arrivai – prosegue il primo cittadini – nel 2012, vissi un anno infernale, il più complicato della mia vita. Oggi, sono tutte in attivo”. Alcune di esse, però – a cominciare da Lucca Holding – potrebbero avere bisogno di essere “rimpolpate” a breve in termini di amministratori, in funzione delle nuove competenze acquisite.
L’occasione per la discussione è data dalla seduta della commissione indirizzo e controllo sulle società partecipate, presieduta da Claudio Cantini e richiesta dal consigliere del M5S Massimiliano Bindocci. Il tema, appunto, è quello inerente ai criteri di nomina del nuovo Cda di Lucca Crea. Con Tambellini ci sono anche l’assessore Giovanni Lemucchi, il capogruppo Pd Renato Bonturi e, ovviamente, il nuovo conisglio d’amministrazione della società: il neo presidente Mario Pardini ed i consiglieri Marzia Riccomi e Aldo Gottardo. Più defilato, ma comunque presente, anche il direttore di Lucca Crea, Emanuele Vietina.
Il nodo del possibile “conflitto d’interesse”, del resto, viene sciolto subito anche dal diretto interessato: “La mia collaborazione in Lucca Comics – ricorda – nasce nel 2011, a titolo interamente gratuito: non è né illegale, né inopportuna. Non ho mai percepito compensi, pur portando visibilità alla manifestazione, come coordinatore dell’area Movie: l’ho fatto per passione. Sono stato anche fornitore per i contenuti video, con una società, perché ho vinto un bando. Con la mia candidatura a presidente ho poi disdetto quella formulata per il bando”. “E’ importante che queste cose si sappiano – osserva – anche perché vogliamo fare della trasparenza un nostro punto fermo. Per il resto, appare prematuro entrare nel dettaglio della manifestazione: lo faremo senz’altro più avanti”. Al suo fianco ci sono l’avvocato Marzia Riccomi ed Aldo Gottardo, dipendente del Comune di Capannori scelto per la sua esperienza nel settore appalti della pubblica amministrazione.
Poi il sindaco prende la parola, per affrescare un quadro – quello delle società partecipate – caratterizzato, durante i suoi mandati, dalla cartina di tornasole della razionalizzazione: “Dal 2012 ad oggi – afferma – abbiamo portato avanti un notevole lavoro di semplificazione, affiancato alla riduzione degli emolumenti: il sistema società partecipate costa molto meno, oggi. Qualche esempio? Prima la Holding aveva un cda di 5 membri: con la semplificazione siamo passati all’amministratore unico. C’è da chiedersi, semmai, se una struttura così complessa potrà continuare ad andare avanti con un solo amministratore, così come altre società che acquistano nuove competenze, come Lucca Holding servizi. Poi – prosegue il sindaco – abbiamo rinnovato anche il consiglio di Sistema Ambiente, portandolo da 7 a 3 membri e confermando il presidente, perché figura di altissimo profilo. La linea resta quella di dare incarichi per non più di due mandati: 6 anni sono un tempo sufficiente per esprimersi. Oltre non andiamo, se non per ragioni speciali, come potrebbero essere quelle che caratterizzano Gesam Gas e Luce, che ha bisogno di essere collocata sul mercato”.
L’excursus del primo cittadino non termina qui: “Itinera? Non può continuare ad esistere così com’è, in forza della legge Madia (ha un fatturato inferiore allo standard richiesto di 500mila euro annui, ndr). Bisogna trovare una collocazione diversa, per cui sarebbe improprio modificare l’attuale governo di Itinera, mentre accompagniamo la società verso una nuova collocazione giuridica. Pensiamo ad un nuovo soggetto, come una fondazione che si occupi di cultura e turismo, ma dobbiamo capire se è lo strumento utile”.
Poi si arriva al capitolo Lucca Crea: “Si è formata – prosegue Tambellini – dalla fusione fra Lucca Polo Fiere e Lucca Comics and Games. Il Polo ha caratteristiche sfavorevoli e non: oggi sono in crisi ovunque, resistono solo quelli grandi. Comunque abbiamo attività fisse e dimensioni che ci consentono di andare avanti. L’unione con i Comics porta un innesto di competenze importanti, che consente di arrivare a condizioni di equilibrio”. Già, Lucca Comics and Games: il sindaco lancia, a proposito della manifestazione, un monito nitido. “Nonostante i successi – spiega -i Comics restano contrassegnati da ampie dosi di rischio: si richiede un enorme dispendio mezzi e in quei 4-5 giorni si utilizza tutto l’apparato messo insieme”. Una manifestazione che, per il sindaco, può crescere ormai soltanto a livello qualitativo: “La città è interamente occupata, oltre non si può arrivare. Oggi parliamo della seconda manifestazione al mondo sul fumetto, dopo Tokyo. Dobbiamo tenere conto di tutte le complessità: dopo i fatti dell’anno scorso in piazza san Carlo, a Torino, sono cambiati gli equilibri”.
Quindi ecco il focus sui criteri di scelta del cda: per Lucca Crea sono state raccolte manifestazioni d’interesse pervenute con l’invio di curriculum: in tutto, si è trattato di 23 domande. L’iter ha previsto l’analisi delle professionalità e colloqui mirati. “La competenza – chiude il cerchio Tambellini – è un fattore essenziale, in tutto questo. Anzi: le scelte compiute hanno anche superato l’appartenenza politica, per preferire la professionalità”.
Nulla da dire, da parte delle forze di opposizione, circa la selezione del nuovo cda: sbrogliata la questione concernerete la collaborazione pregressa di Pardini. Bindocci, semmai, invita società ed amministrazione ad operare maggiori controlli (citando, a tal proposito, il cosiddetto controllo analogo) “per evitare che tornino a ripetersi operazioni fatte con eccessiva disinvoltura, in passato”. Il pentastellato, inoltre, chiede attenzione specifica sugli appalti per forniture e servizi, da svolgersi nella massima concorrenza e trasparenza.
Sull’alta professionalità degli amministratori selezionati, interviene ancora il sindaco: “Lucca Comics ha una pericolosità economica importante, attivando un apparato che richiede un impegno di milioni di euro. Nel caso specifico, conoscere cosa rappresenta la manifestazione ed i meccanismi societari era fondamentale. Oggi puntiamo a mantenere gli standard quantitativi e ad alzare ancora quelli qualitativi: i rapporti pregressi di Pardini con i Comics hanno corroborato la nostra idea, quella di una struttura proiettata verso la dimensione internazionale, ma ancorata alla città. In questo caso si è trattato di un valore aggiunto, ma non è una regola generale. Voglio segnalarvi ancora come tutti gli emolumenti nelle partecipate siano diminuiti: è derivato dal fatto che io stesso mi abbassai il compenso di 1000 euro al mese, appena entrato in Comune. I tempi, infatti, imponevano un adeguamento verso il basso. Questo portò ad una riduzione a catena degli altri compensi, perché il mondo delle partecipate non il è pascolo per nutrire la retroguardia della politica: su questo Lucca è stata fortemente anticipatrice”.
Anche Lemucchi torna sui criteri di selezione: “I profili che abbiamo scelto – osserva – sono quelli di persone altamente professionali, in settori specifici. Questo perché vogliamo che la società sia in grado di auto-verificarsi e di apportare correttivi anche autonomamente. Del resto, è una società commerciale in controllo pubblico e questo crea maggiore complessità”.
Il capogruppo di Forza Italia, Marco Martinelli, non approva tuttavia la gestione delle partecipate di questi anni: “Non entriamo nel merito delle persone nominate – afferma – ma ribadiamo il nostro disappunto rispetto alla politica sulle società partecipate. E’ stata condotta con la regia di Lucca Holding: un metodo che ha svilito l’azione politica del consiglio comunale. Non siamo d’accordo sul sistema di riorganizzazione delle partecipate, da sempre fiore all’occhiello che portava utili, contribuendo allo sviluppo dell’economia locale. Questo è stato minato e sta mancando un controllo puntuale sull’operato di alcune società: penso alla gestione dei rifiuti ed al decoro di città e periferia”.
E’ l’innesco per sviluppare una reazione decisa, da parte dell’amministrazione targata Pd: “Nel 2012 – commenta Lemucchi – il fantastico mondo delle società partecipate mostrava gravissime perdite. Ad oggi non ce n’è una in disavanzo, sono tutte in utile”. Ancora più analitico il sindaco: “Il mio primo anno in amministrazione è stato il vero inferno della mia vita. Nulla di paragonabile a quello che ho dovuto affrontare prima di allora. Dopo nove giorni dal mio insediamento, l’amministratore di Clap viene da me e mi dice che era fallita: oggi Ctt nord chiude con un attivo, così come (Tambellini lo anticipa, ndr) Farmacie comunali, dopo anni di perdite. Il teatro del Giglio aveva 858mila euro di debiti e quasi 2 milioni di anticipazioni di cassa: oggi è in pari. Il Polo Fiere? Ci sono stati dei disastri veri, in passato. Ricordo anche l’azione di responsabilità verso Valfreddana Recuperi. La Gesam? Gli si affidavano servizi di ogni genere, abbiamo dovuto riordinare. Problemi con Sistema Ambiente: c’è un’assunzione di personale che si sta chiudendo ora e abbiamo riportato la gestione verde all’interno del Comune. Non solo: Itinera viveva problemi molto più gravi di quelli di oggi. Non dimentico nemmeno la vendita di Salt: quelle azioni potevano diventare coriandoli, se si fosse modificato il rapporto concessorio tra la società e lo Stato. Consideriamo, in tutto questo, che pure la Holding l’abbiamo ricevuta con un debito pregresso, che deve ammortizzare nel tempo”. Per Martinelli, però “Lucca Holding consente di chiudere i bilanci comunali, producendo utili. Altro che carrozzone, come è spesso stata definita”.
Chiude, dopo il breve saluto di Riccomi e Gottardo – che annunciano l’inizio di un lavoro serrato – Emanuele Vietina: “Dopo lo straordinario abbraccio del Salone del libro di Torino, cominciamo il nostro percorso con questo nuovo gruppo di amministratori. Oggi resta prematuro parlare della manifestazione, ma gli appuntamenti sono già molti e potremo confrontarci di nuovo, pubblicamente, tra non molto”.
Paolo Lazzari