Chiari (FdI): “Su trasporto pubblico invece di investire si pensa a tagliare”

“Se succede a Roma fa notizia, se accade in provincia di Lucca si lascia passare. Che per i bus di Ctt Nord ci sia un malfunzionamento generale non è certo una sorpresa: ci sono mezzi che superano i 15 anni e che, con ogni probabilità, non sono in linea con gli standard di sicurezza richiesti”. Questo il duro attacco di Marco Chiari, segretario di Fratelli d’Italia Provincia di Lucca, rivolto ai mezzi del trasporto pubblico locale, rei di essere troppo vecchi e inquinanti.
“Lo stato attuale dei mezzi di trasporto urbano e regionale è sotto gli occhi di tutti – prosegue Chiari – sono mancati investimenti ed oggi invece di investire si cerca di tagliare. Ribadiamo che il principio cardine per noi è la tutela dei lavoratori, degli utenti e di chi respira l’aria che è un bene di tutti”.
“Se da una parte si obbligano gli utenti a cambiare le macchine a gasolio perché inquinano, si vieta l’ingresso in alcune aree a euro 3, 4 e/o 5, emerge il dieselgate e ci si preoccupa di caldaie e caminetti che inquinano – sottolinea Chiari – dall’altra gli enti pubblici mettono sulle strade mezzi vetusti e inadeguati. Sarebbe necessario fare controlli approfonditi sulle emissioni e, nel caso che tali verifiche venissero effettuate, che vengano resi pubblici i dati che emergono; in questi giorni abbiamo avuto conferma che la Versilia ha il primato regionale di tumori. Ci associamo alle preoccupazioni espresse da Lucia Balduini (Comitato Sanità della Versilia Storica) e aggiungiamo che avere questi mezzi vecchi e poco controllati sulle nostre strade non aiuta di certo la salute dei nostri polmoni o della nostra laringe, specie quando i bus prendono fuoco, come successo non molti mesi fa in Garfagnana”.
“Noi non ci facciamo intimidire da velate minacce di querela del presidente Zavanella – prosegue Chiari – il nostro intervento è finalizzato alla tutela degli operatori del servizio e dei cittadini. Minacciare è una forma di mancanza di volontà di dialogo. Non siamo abituati a farci chiudere la bocca da nessuno”.
“Bisogna ricordare – chiude l’esponente di Fratelli d’Italia – che la maggior parte dei passeggeri sono anziani, studenti e immigrati, questi ultimi oltretutto sembrerebbe che non paghino neanche il biglietto e che siano forse tendenzialmente protetti da alcuni enti pubblici. Ecco perché è necessario che si investa sulla sicurezza al 101 per cento e fare controlli adeguati al fine di evitare gli spiacevoli episodi che si sono ultimamente verificati”.