
“In una giornata piovosa come quella di oggi sono stato al Piaggione e ho fatto un giro assieme a Giampiero Micheli al fine di rendermi conto di persona delle criticità esistenti che erano state sollevate nell’assemblea del 2 maggio”. Così il neo consigliere comunale di Siamo Lucca Alessandro Di Vito in merito alla situazione del borgo alla periferia nord di Lucca. Dopo aver visitato la frazione, Di Vito si è soffermato a fare un punto della situazione sottolineando alcuni interventi di cui ci sarebbe bisogno.
“Il Piaggione – afferma Di Vito – è una periferia di Lucca che può essere vista sia come porta di ingresso che di uscita dal nostro Comune e come tale merita a tutti gli effetti un restyling con dei progetti mirati non solo a breve/medio raggio ma anche a lungo termine. Una pista ciclabile a raso, senza cordoli, che farà parte della pista Puccini in quanto va ad allacciarsi alla passerella lungo il fiume Serchio ripristinata nel gennaio grazie al patto di confine tra i Comuni di Lucca e di Borgo a Mozzano; illuminazione a led della strada privata e restyling della piazzetta annessa attualmente messe al buio per motivi di sicurezza previa stipula di una convenzione con i circa 120 proprietari; ricollocazione delle due fermate dell’autobus sulla via del Brennero in modo da allontanarla dall’attuale semaforo; rifacimenti di marciapiedi sulla via del Brennero, previo assenso Anas; nuova illuminazione sulla via del Brennero a led previo assenso dell’Anas; mantenimento di due fontane; rispetto delle necessità di parcheggi per i residenti e per i negozianti”.
“Siamo Lucca, tramite il sottoscritto – aggiunge Di Vito – seguirà i lavori passo per passo in modo che si arrivi alla conclusione del progetto una volta passato dall’approvazione dei circa 280 abitanti del Piaggione. Il sottoscritto ritiene che il Piaggione abbia anche la necessità di una progettazione a lungo termine mirata alla riqualificazione e messa in sicurezza della ex scuola elementare, della vecchia stazione ferroviaria chiusa da anni, degli edifici contigui alla stessa stazione che potrebbe anche far parte di un progetto di mobilità urbana/extraurbana a tipo metropolitana di superficie al fine anche di ridurre il traffico su ruota; infine perché non pensare allo sviluppo energetico con fonti alternative considerata la vicinanza del fiume serchio?. Queste idee saranno approfondite all’interno della lista civica”.