Mallegni (FI): “No alla svendita di Alitalia”

31 maggio 2018 | 08:59
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Mallegni (FI): “No alla svendita di Alitalia”

“Sia da parte dei commissari, esperti e rappresentanti dei lavoratori è emerso che negli ultimi 7-8 anni si sono cambiati dai 7 ai 9 amministratori delegati i quali nessuno si è mai occupato di compagnie aeree. Come mai siamo andati in quella direzione? Da quando è entrato il socio Etihad abbiamo assistito ad un depauperamento della compagnia con un obiettivo preciso di mangiarsi la compagnia in un momento storico in cui si stava lanciando l’alta velocità annientano il lungo raggio andando a vendere gli slot in un aeroporto fondamentale come Heathrow vendendo slot del valore di 70-80 milioni a poco più di 10 milioni di euro. Un danno enorme”. Lo afferma il senatore di Forza Italia, Massimo Mallegni.

“L’ultimo conto economico sul quale abbiamo potuto discutere – aggiunge – evidenzia che in particolare per i leasing degli aeromobili a lingo raggio la compagnia pagava dal 60% al 65% in più dei costi di mercato e per le manutenzioni più del 30% mentre stava chiudendo un punto di eccellenza per le riparazioni dei motori dove tutto il mondo veniva ad imparare. Giochetto che è costato, nel 2016, oltre 450 milioni di euro. Possiamo affidare a nostro concorrente i nostri interessi? In azienda lo fareste? E’ una follia. Ci hanno chiesto di parlare del prolungamento del prestito ponte e ci siamo trovati di fronte a questo disastro. L’attività commissariale ha svolto un lavoro importante e se oggi siamo qui a poter discutere con una prospettiva dobbiamo ringraziare la gestione commissariale. Alitalia è come la Ferrari. E’ la nostra compagnia di bandiera. Riconosciuta a livello internazionale”: spiega Massimo Mallegni, membro della commissione speciale in merito alla discussione del disegno di legge Ddl. 297 – Decreto Legge 38 recante misure urgenti per assicurare il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia Spa. “Trovo fuori luogo e anacronistico – ha detto durante la settima seduta pubblica – che l’unico mandato dato ai commissari sia quello della vendita dell’azienda. Alitalia non deve essere svenduta e deve mantenere alto il marchio Italiano e la bandiera che è l’unica cosa che rimane, in questo momento alla nazione”.