Bindocci (M5S): “Regolamento di polizia urbana? E’ da riscrivere”

7 giugno 2018 | 16:07
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Bindocci (M5S): “Regolamento di polizia urbana? E’ da riscrivere”

Spesso, si dice, la fretta è cattiva consigliera. Ma per Massimiliano Bindocci, M5S, può nascondere anche altri problemi. Il consigliere comunale lo dice riferendosi al nuovo regolamento di polizia urbana. “Stiamo assistendo – osserva – alla maratona imposta dall’assessore Raspini per una rapida approvazione del nuovo regolamento di polizia urbana.  Bisogna correre, si chiede la partecipazione, ma c’era tempo solo fino al 1 giugno per proporre modifiche, infatti sono pervenute solo 29 osservazioni, adesso si deve procedere rapidamente all’approvazione in consiglio comunale. Quanta fretta, giustificata? Abbiamo l’impressione che tale fretta e tale iter accelerato serva solo a creare una apparente partecipazione e soprattutto sia funzionale a non approfondire”. 

“La maggioranza in consiglio comunale – aggiunge – sicuramente approverà senza fiatare il testo proposto dalla amministrazione e che altrettanto sicuramente sarà approvato dalla commissione.  Leggendo il testo si scopre un lunghissimo elenco di articoli che descrivono puntigliosamente alcuni aspetti del vivere quotidiano, dal divieto di tirare palle di neve a quello di stendere i panni in certe vie, a quello di esporre in vetrina le casse da morto (vuote) ed anche il, divieto di far nidificare la ‘Columbia Livia’.  Poi però si evita di proibire in modo chiaro gli atteggiamenti di disturbo, non si dice molto sul diritto di circolare con il volto coperto né si prevede il divieto di fumo nei parchi pubblici, ove un simile comportamento può avere funzione emulativa in bambini e ragazzi è così via. Il regolamento a parer nostro non è emendabile ma è da riscrivere completamente, anche perché sarà un regolamento che pochi conosceranno e che ben difficilmente vedrà adottare sanzioni se non in pochi e sfortunati casi, pertanto mancherà la certezza della ed aumenterà la sfiducia nell’ente pubblico e nella amministrazione. Abbiamo pertanto inviato una nota all’assessore Raspini ed al presidente della commissione invitandolo a sospendere i lavori di semplice emendamento ed a fare una procedura inversa, prima si deve fare nel Consiglio Comunale una discussione su che tipo di regolamento si vuole fare e con quali obiettivi, metodi partecipativi e finalità, e solo dopo si doveva fare  una discussione tecnica in commissione. Come si fa un regolamento?  Basta prendere ad esempio quello di altri Comuni importanti simili al nostro. Il regolamento proposto per Lucca ha una impostazione completamente anacronistica e contraddittoria, si prendono alcune fattispecie anche rare e cercate con una certa fantasia e poi si alternano previsioni generiche, mancano molti comportamenti del vivere quotidiano che invece andrebbero codificati.  Complica molto una applicazione analogica per le fattispecie non previste, ed è ovviamente assurdo limitare i problemi di Lucca ai pochi comportamenti citati, dove si ha anche la sensazione di attacchi mirati a qualche categoria. Andando oltre il regolamento, permane il tema del numero di vigili: noi come M5S nel nostro programma elettorale avevamo proposto di portarli rapidamente a 100, da anni sono sotto organico e con lo stato che praticamente si è smarcato dal tema della sicurezza urbana e lo ha demandato ai sindaci, vogliamo vedere come si potranno effettuare efficaci pattugliamenti del territorio. Ai vigili urbani va la nostra solidarietà per la vertenza che stanno tenendo, ed anche per le varie forme di protesta che hanno esercitato. Il problema a Lucca non è l’orario, ma l’organico. Pochi vigili significa anche disparità di trattamento, controlli sporadici, regole scarsamente rispettate. Non si riesce a riscuotere le multe dei turisti e dei furbetti che mantengono targhe straniere pur risiedendo in Italia, non si possono mettere ganasce ai veicoli in divieto, cosi il comune non incassa multe per milioni di euro. Noi vorremmo un regolamento serio, chiaro ed efficace per una Lucca dove si può e si deve vivere meglio, un po’ di divieti in ordine sparso ci sembrano il manifesto della confusione di idee e delle operazioni  di facciata cui questa amministrazione ci sta abituando”.
Alle critiche di Bindocci risponde Gabriele Martinelli del Psi di Lucca: “Io sono uno dei 29 cittadini del Comune di Lucca ed associazioni di categoria che hanno fatto le osservazioni alla proposta di nuovo regolamento di polizia urbana – dice – Dopo aver letto attentamente la proposta ho comunicato all’amministrazione comunale quattro mie valutazioni che vanno in senso meno costrittivo del regolamento stesso. Leggendo l’intervento di Massimiliano Bindocci M5S c’è da essere sbigottiti. È tutto un susseguirsi di attacchi inconcludenti ed assurdi. Poi la richiesta si annullare tutto il lavoro fino a qui fatto ritornando in consiglio comunale per parlarne e riparlarne è stupefacente. È nella commissione consiliare dove tutte le forze politiche attraverso i propri rappresentanti portano le proprie idee al riguardo e dove si cerca, se possibile in alcune parti, un accordo tra maggioranza e minoranza. È inoltre il luogo dove si prendono in esame le osservazioni al riguardo. Certamente con le affermazioni pubbliche del consigliere Bindocci si va poco lontano. Certamente il consiglio comunale ha l’ultima parola. Non ultimo il fatto di andare a cercare la polemica sterile sul numero dei vigili urbani mi lascia veramente perplesso. Sì ad una critica costruttiva e propositiva e no ad affermazioni infruttuose nel merito”.