Sinistra con: “Area ex Gesam riqualificata con i quartieri social”

L’associazione Sinistra con interviene sul dibattito generato dai Quartieri social a margine della recente assemblea convocata dall’amministrazione comunale. Nel mirino dell’associazione culturale San Concordio era finito in particolare il progetto di riqualificazione dell’area dell’ex Steccone. “Riguardo a San Concordio – si legge – si torna a parlare del progetto destinato a riqualificare il quartiere, che ha permesso alla giunta Tambellini di ottenere un importante finanziamento statale. Il progetto, che è stato discusso a lungo in campagna elettorale, sta per entrare nella fase attuativa e davvero appare inaccettabile e contrario agli interessi del quartiere liquidare gli interventi previsti con parole di sufficienza e addirittura come una scusa per fare lo Steccone, in nome di non si sa quali speculazioni edilizie”.
Sinistra con ricorda, in questo senso, che l’intervento su San Concordio “prevede modifiche e completamento dei lavori di riqualificazione dell’area ex Gesam con l’obiettivo di riqualificare un’area industriale semidismessa ed attualmente in totale stato di abbandono e di degrado. Il progetto punta a ridare all’area un’identità ed una relazione urbana, a vantaggio di una funzione aggregativa e socializzante, attraverso una piazza pubblica aperta e coperta e una porzione di fabbricato chiuso. Inoltre è previsto il completamento delle opere di parcheggio pubblico interrato. Oltre a questo – prosegue Sinistra con – ci sono anche la riqualificazione di via Nottolini e via della Formica con inserimento di una pista ciclabile al fine di renderla più sicura e vivibile, con piante e nuovi elementi di arredo urbano e la messa in sicurezza delle aree verdi del quartiere ricomprese tra piazzale Aldo Moro e l’Acquedotto del Nottolini, creando un’area attrezzata multifunzionale di tipo ricreativo da destinare ad attività collettive e migliorando la qualità globale dello spazio pubblico”.
Particolarmente pericolose, secondo Sinistra con “appaiono le polemiche sulle piste ciclabili. Per noi non sono una bandierina da piantare in nome dell’ambientalismo, ma una delle più serie proposte per iniziare a contrastare i disastri che lo sviluppo della motorizzazione ha portato. Per servire a qualcosa non ha senso progettare una pista ciclabile, ma una rete complessiva che modifichi le abitudini dei cittadini. Per questo la pista ciclabile di san Concordio è importante, perché è un tassello di un progetto più grande. Quanto alle ‘ben altre urgenze’: cosa c’entrano il muro pericolante, lo sfalcio dell’erba e la mancanza di pensiline sul viale San Concordio con il progetto quartieri social? Come si fa a sostenere l’impossibile, cioè che bisognerebbe dirottare fondi, vinti con un bando pubblico, e su progetti precisi (san Vito, sant’Anna e san Concordio) verso altri interventi non previsti dal bando?”. L’associazione conclude ribadendo “da un lato la soddisfazione per gli importanti interventi di riqualificazione dei quartieri di sant’Anna, san Vito e san Concordio, destinati a rendere ancora più bella, sicura e fruibile la nostra città; dall’altro siamo impegnati a sollecitare l’amministrazione a prestare più attenzione e risorse a interventi di manutenzione ordinaria e di piccola dimensione, comunque importanti per la qualità della vità dei cittadini”.