
“Che pena vedere un ente prestigioso come la Provincia di Lucca, storicamente rampa di lancio di politici approdati poi alla Camera e al Senato, finire ingloriosamente”. Lo afferma in una nota la Federazione del Partito comunista di Lucca che elenca una serie di situazioni ritenute indicative.
“Le perle che l’ente, ed i suoi rappresentanti, hanno incastonato in questi ultimi tre anni sono diverse – si legge in una nota -: la prima è la scomparsa della manutenzione scolastica. Se da una parte si è assistito alla riduzione della risorse economiche per la manutenzione ordinaria, comunque eseguita senza una programmazione, dall’altra abbiamo visto l’esecuzione di spese faraoniche per istituti geograficamente posizionati nelle roccaforti dei potenti di turno cioè Barga e Lucca trascurando i fabbricati versiliesi. A tal proposito – prosegue il partito comunista – l’alberghiero di Viareggio e il liceo artistico Stagio Stagi che fine hanno fatto: alla interrogazione del consigliere provinciale Giannoni sull’alberghiero di Viareggio, possiamo già anticipare la risposta: niente, non è stato fatto niente. I dirigenti ed il segretario generale – prosegue la nota – dal momento delle riforma delle Province, legge Del Rio, non hanno mai attuato una riorgarnizzazione degli uffici, fondata sulle poche competenze rimaste ridistribuendo le risorse umane ed efficientando la struttura. Cosa fanno gli impiegati? Dal 2015 ad oggi la Provincia ha sistematicamente negato a tutti i dipendenti la possibilità di effettuare mobilità con altri enti; è stato quindi negato ai lavoratori il diritto di poter avvicinarsi al proprio domicilio o trovare un nuovo stimolo lavorativo; sei dirigenti e una ventina di posizioni organizzative ed oltre 150 lavoratori sono un po’ troppi per un ente che ha in sostanza due competenze (strade provinciali, regionali e scuole superiori). Perché – si chiede la Federazione del partito comunista – non si è effettuato mai un accordo con i Comuni del territorio per la mobilità del personale? Perché oggi si impedisce la mobilità anche a chi l’ha acquisita? Ultima perla: nell’ottica del risparmio negli ultimi due anni si è pensato bene di non nominare il medico competente per le visite dei lavoratori. Qualche giorno fa gli ispettori dell’Asl hanno fermato due dipendenti della Provincia ed hanno constatato che le visite mediche non sono state effettuate; risultato una bella multa e fermo dei dipendenti, soprattutto dei cantonieri, nelle sedi provinciali per prevenire infortuni. In questo deserto di incompetenza è possibile che la politica, in questo caso rappresentata da Luca Menesini, non riesca mai prendere provvedimenti, a difendere gli interessi dei cittadini e dei lavoratori? Prima che si ritorni a dire che la provincia è un ente inutile si batta un colpo”.