Consiglio su Amnesty, dal Pd a Sinistra attacco unanime: “L’opposizione ha dato brutta prova di sé”

Polemiche e imbarazzi al consiglio comunale su Amnesty international, la maggioranza rigira in accuse le critiche arrivate dall’opposizione. Sottolineando tra l’altro che il Comune di Lucca è la 250 amministrazione d’Italia che, tramite uno striscione sul suo Palazzo, chiede verità e giustizia per Giulio Regeni. Lo striscione è stato posizionato ieri (22 giugno) sulla facciata di Palazzo Santini, durante il Consiglio comunale straordinario in cui Riccardo Noury, portavoce nazionale di Amnesty International Italia, ha presentato tra le polemiche il rapporto annuale sui diritti umani, redatto dalla sua associazione.
“A 70 anni dalla dichiarazione universale dei diritti umani, abbiamo voluto ribadire come la nostra Città si riconosca, senza distinzione alcuna, in quanto nel 1948, alla fine della guerra, un mondo che finalmente guardava alla pace scrisse: tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti, essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza – sottolineano Renato Bonturi, Daniele Bianucci e Claudio Cantini, capigruppo di Pd, Sinistra con Tambellini e Lucca Civica –. Purtroppo, come ha ribadito anche Noury, nel suo lungo ed articolato intervento, e nel dibattito che ne è scaturito, questo impegno universale è ancora in larga parte disatteso, in tantissime aree del Pianeta. La nostra Città, che da sempre, a partire dalla sua storia e poi nella sua attualità, è un esempio costante di accoglienza e di disinteressato impegno verso gli altri, non può naturalmente restare insensibile verso questi temi: da qui la scelta di convocare un Consiglio comunale, con la decisione di molti di noi di devolvere il gettone di presenza proprio all’attività dell’associazione. Purtroppo, però, l’opposizione di centrodestra e dei 5 stelle ha dato – e ci dispiace sinceramente dirlo – una brutta prova di se stessa. Ha infatti approfittato dell’occasione (un’utile momento di condivisione) per contestare il Consiglio, e per abbandonare l’aula durante la discussione. Ci pare opportuno evidenziare che nella conferenza dei capigruppo (l’organo dove sono presenti maggioranza ed opposizione, e che decide l’ordine del giorno delle sedute) tutte le forze politiche, anche quelle di opposizione, avevano dato il via libera al Consiglio straordinario, con l’unica eccezione di Forza Italia. Di fronte ai responsabili e agli attivisti di Amnesty International, presenti in gran numero nella sala di Palazzo Santini, esse hanno invece deciso di optare per questo brutto voltafaccia, mancando senza dubbio di rispetto ai presenti: con ogni probabilità per ragioni elettorali, in vista dei ballottaggi che domenica si terranno in tante città della Toscana”.