Polemiche su Amnesty, Bindocci (M5S): “Violate le regole del Consiglio”

23 giugno 2018 | 16:13
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Polemiche su Amnesty, Bindocci (M5S): “Violate le regole del Consiglio”

“Dispiace vedere la confusione con cui la maggioranza cerca di mascherare il suo disastro politico”. E’ lapidario il consigliere comunale M5S Massimiliano Bindocci tornando sulla questione del consiglio comunale straordinario di ieri su Amnesty International e il caso Regeni.

“Innanzi tutto la questione va riportata nel merito – osserva Bindocci – verificando se tra le competenze del consiglio comunale stabilite dalla legge (Tuel), dallo statuto del Comune di Lucca e dal regolamento del Consiglio comunale  c’e traccia di motivazioni che possano essere oggetto del Consiglio comunale paragonabili a quelle del consiglio di venerdì. Ebbene non c’è traccia. Non si può”.
“Le questioni generali come quella possono essere affrontate con una risoluzione, ma di risoluzioni nell’ordine del giorno delle convocazione non vi era traccia – aggiunge Bindocci -, allora davanti a questo mio rilievo poteva essere corretto l’ordine del giorno, invece violando ogni logica ed ogni etica la maggioranza a colpi di maggioranza ha  deciso che possono mettere all’ordine del giorno del Consiglio Comunale cosa vogliono. Il rispetto delle regole regole è quello che ho chiesto, in consiglio comunale. Le regole che sono quelle che garantiscono tutti i cittadini, ma la maggioranza ha invece deciso come vuole. Il Comune di Capannori ha fatto un convegno alle 21 e non un Consiglio comunale. Credo che fosse la forma più opportuna, ma anche la risoluzione poteva essere corretta. Fare una prepotenza a colpi di maggioranza è stata una vergogna. Magari in nome dei diritti umani. Il sindaco ha voluto usare come spot il Consiglio comunale, ma non è suo. È della città e lo pagano i cittadini. Usando il Consiglio comunale come cosa propria la maggioranza ha fatto a mio parere una forzatura – va avanti Bindocci -. A me è dispiaciuto mettere in imbarazzo Amnesty, cui va invece il mio sostegno per le importanti battaglie in materia di diritti civili che ha fatto in tutto il mondo, come del resto sostengo sia importante che si faccia verità sul caso di Regeni, ma il sindaco quando invita in consiglio comunale si deve ricordare che non è casa sua, quindi deve rispettare regole e procedure. Tra l’altro alla penultima capigruppo io e altri – visto l’orario- non avevamo partecipato. La pregiudiziale che ho posto è stata fatta per il rispetto delle regole, per il rispetto di Lucca e di Amnesty International, che credo non meritasse di parlare in un consiglio convocato a mio parere scorrettamente. Credo che la amministrazione se vuole una collaborazione maggiore in consiglio comunale debba scendere dal piedistallo e dialogare con maggiore umiltà. Tra l’altro nell’emiciclo ho subito anche battute pesanti e minacciose. Spero pertanto venga accolta questa mia proposta è di convocare un Consiglio Comunale straordinario sulla vicenda Paladini-Civitali, che sicuramente è materia più pertinente. Mentre per quanto riguarda Amnesty ed i diritti umani come portavoce del Movimento 5 Stelle ho inviato una mail dove ho invitato la responsabile a venire ad una nostra riunione ad esporre il rapporto ed a farci conoscere Amnesty. Ovviamente non a spese dei cittadini”.