Bindocci (Uil): “Lucca Holding Servizi, serve omogeneità di trattamento per i dipendenti”

“Simone Pialli della Fisascat dice una cosa giusta quando reclama un reale investimento minimo per il personale della Lucca Holding ma la sua visione forse è parziale altrimenti sarebbe ancora più arrabbiato”. Interviene così Massimiliano Bindocci, nella sua veste di sindacalista Uil, sulle condizioni di lavoro applicate ai dipendenti di Lucca Holding Servizi dopo l’annuncio dello stato di agitazione. Nel suo intervento, Bindocci rivendica una vera e propria “operazione trasparenza” ed equità di trattamento per tutti i dipendenti della partecipate del Comune.
“Nelle aziende partecipate del Comune di Lucca – afferma Bindocci – sono erogati superminimi, buoni pasto, premi, indennità con criteri differenziati, sono state fatte assunzioni senza concorso prima del 2009 ed anche dopo, alcune sistemate con transazioni firmate anche da sindacalisti di comodo da cui, anche quando ero in Cgil, presi le distanze. Sono stati dati gli aumenti del contratto nazionale anche negli anni in cui la legge di stabilità li aveva bloccati e dove erano stati bloccati sono stati poi dati con gli arretrati. Insomma un caos gestionale che forse nasconde anche aspetti clientelari”.
“La cosa che si dovrebbe avere è una maggiore omogeneità di trattamento – prosegue Bindocci – una percentuale standard in tutte le partecipate che riconosce un trattamento oltre il Ccnl in parte fissa (buoni pasto e indennità) ed in parte variabile (premi con obiettivo), e superare le vecchie prebende che sono in parte stratificate ma che rappresentano solo privilegi. Questa operazione trasparenza andrebbe fatta per i Lucchesi e per i lavoratori”.
“Credo che sarebbe giusto – conclude Bindocci – che l’amministrazione facesse chiarezza e giustizia tra i vari lavoratori delle partecipate perché non esistono lavoratori di serie A e di serie B”.