Sesti: “Il Summer stravolge piazza Napoleone”

26 giugno 2018 | 07:27
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Sesti: “Il Summer stravolge piazza Napoleone”

Lucca e il Summer Festival: un matrimonio non senza conseguenze negative secondo Alessandro Sesti. Il vignettista prende di mira l’allestimento di piazza Napoleone, sostenendo che la zona è stata “stravolta” e resa irriconoscibile.  
“Dove è finita – scrive – la magia della città e delle sue piazze che ha determinato le scelte iniziali, convincendo gli amministratori di allora a far nascere il festival? Dov’è finito il rapporto della musica con il luogo in cui si ascolta?
Si dirà che i tempi cambiano e i gusti pure, certo, ma la città e le piazze sono le stesse di sempre mentre i decibel vanno di pari passo con il gigantismo delle strutture che ormai sovrastano e cancellano i luoghi in cui si svolgono (vedi gli spalti delle mura, trasformati in “stadio” per i Rolling Stones). Credo che chi di dovere debba riflettere su questi aspetti alla ricerca di una soluzione equilibrata tra le parti, nell’interesse di tutti. Io un’ idea ce l’ho”.

Sesti cita il caso di Venezia come contraltare a quello di Lucca. “In una recente intervista – osserva -, Massimo Cacciari definisce ineluttabile il fenomeno del turismo di massa, tipo quello delle crociere, e sostiene che Venezia non può esimersi dall’accettare questa realtà che sempre di più movimenta le persone. Non sono vandali, dice, ma sono persone che vogliono vedere, visitare, scoprire. Dunque un turismo consapevole, ancorché di passaggio, al quale si aggiunge il turismo delle famiglie e dei singoli che prediligono le città d’arte e il paesaggio. Lucca offre molto, moltissimo in questo senso. Lo stupore di chi la scopre o la riscopre, vivendoci, è merito dei lucchesi che hanno saputo difendersi dagli assalti speculativi di chi, addirittura, avrebbe voluto abbattere le mura. Sta ancora oggi ai lucchesi e ai suoi amministratori difendere questo immenso valore architettonico che riflette una filosofia di vita sempre più apprezzata, lontana com’è dal caos delle metropoli. Il piano strutturale da poco presentato pare rispondere a questa filosofia tesa al riuso e alla valorizzazione dei volumi esistenti e non al consumo di nuovo territorio. Il Piano delle Funzioni dovrà poi dare indicazioni sul come usare gli spazi in relazione alla destinazione residenziale della città. Equilibrio e buon senso: definizione molto lucchese nel rispetto delle cose, delle persone e dell’ambiente che rendono la città vivibile e accogliente. Succede invece che, passando in questi giorni per quella che era piazza Napoleone, tutte le considerazioni precedenti crollano miseramente: tutti potranno vedere il completo stravolgimento della piazza, letteralmente irriconoscibile. Si dirà che i concerti portano gente, certo arriveranno a migliaia. Verranno accolte però in un accatastamento di box e megabox che annullano completamente la fisionomia della piazza dove, addirittura, vengono smontati i lampioni, il monumento crea fastidio e gli alberi vengono avvolti da strutture metalliche. Questo popolo, non quello delle crociere, andrebbe ovunque pur di seguire i propri idoli, poco importa se in uno stadio o un prato o una piazza qualsiasi”.