Scuola, opposizione Porcari: “Niente bando, via la giunta”

“La mancata partecipazione al bando regionale per la nuova scuola a Porcari? La giunta deve dimettersi”: a sostenerlo è il gruppo La Porcari che vogliamo, che attacca duramente l’amministrazione. Lo fa oggi (28 giugno), in Comune, con gli interventi degli esponenti Riccardo Giannoni, Massimo Della Nina, Barbara Pisani e Chiara Favilla.
“Siamo rimasti colpiti dal fatto che il Comune non abbia partecipato al bando (emesso il 13 aprile scorso, ndr) per ottenere finanziamenti – afferma Giannoni – che scadeva lo scorso 23 giugno. Eppure – argomenta – avevano ribadito come la scuola fosse la priorità della loro azione amministrativa. La popolazione di Porcari negli ultimi 15 anni è aumentata del 25 per cento: gli iscritti alla scuola dell’infanzia nel 2001 erano 109, mentre nel 2016 sono stati 255. C’è dunque urgenza di fare investimenti in questo ambito, a causa della crescente domanda. Allora perché non partecipare al bando più importante negli ultimi decenni, per ottenere finanziamenti sul fronte dell’edilizia scolastica? A livello nazionale sono stati stanziati 1 miliardo e 700 milioni di euro per il triennio 2018-2020: è irresponsabile starne fuori. Quello era l’unico canale di finanziamento pubblico possibile nel triennio”.
Nell’ambito regionale, viene ricordato, sono stati presentati oltre 600 progetti: 37 da parte del Comune di Lucca, 18 da Capannori, 4 dal Comune di Seravezza, 2 da Altopascio, ed 1 da Montercarlo e Forte dei Marmi. Ad essi, vanno ad unirsi i 31 progetti presentati dalla Provincia di Lucca per gli istituti superiori. Una dato incontrovertibile, per l’opposizione, che avvalora la testi esposta: “Il fatto che in così tanti abbiano deciso di partecipare – prosegue Giannoni – ad un bando estremamente semplice e lineare, dimostra ancor di più l’inadeguatezza di questa giunta. Si poteva anche scegliere, più semplicemente, di finanziare l’adeguamento dei plessi esistenti, al posto di costruirne di nuovi. Non esiste nessuna motivazione per non aver partecipato, se non un’indicazione politica, evidentemente sbagliata.Non era nemmeno necessario avere un progetto esecutivo, perché bastava uno studio di fattibilità. La provincia di Lucca si è ‘fermata’ un mese per dedicarsi esclusivamentealla partecipazione a questo progetto, consapevole che l’occasione era storica”.
Sì perché, secondo La Porcari che vogliamo, adesso sarà necessario attendere un nuovo bando nel 2021 per tornare a parlare di interventi sull’edilizia scolastica. “Non ci sono giustificazioni per questo errore imperdonabile – continuano i consiglieri – e, per noi, questo livello di superficialità impone di rassegnare subito le dimissioni. Diciamo ‘no’, inoltre, allo scarico di responsabilità: gli input politici vengono dalla giunta comunale ed il bando era di una semplicità disarmante”.
La consigliera Favilla, ancora, ricorda che “Come genitori siamo immersi quotidianamente nel tessuto scolastico, dove è evidente che esistono delle carenze. Il 20 aprile è stato convocato un Consiglio comunale dei ragazzi, che avevano manifestato delle esigenze. Era anche sufficiente ristrutturare gli edifici esistenti: mancano spazi e quelli che ci sono sono inadeguati. Alle medie la mensa è inesistente e alle elementari dal prossimo anno ci saranno due rientri, al quale il Comune vuole sopperire variando gli arredi: le classi diventano anche sala da pranzo. Ci sembra, quindi, che la giunta faccia soltanto operazioni cosmetiche”.
Pisani, che ha analizzato il bando nel dettaglio, precisa che “A gennaio 2018 erano già usciti i criteri di partecipazione, con indicazioni precise in sole 4 pagine. Se non si rientra nel piano triennale non è possibile ad accedere ai finanziamenti: dal 23 aprile al 23 giugno potevano essere presentati i progetti, seguendo un’informazione capillare e semplice. Il bando è stato pubblicizzato dalla Regione dal 10 di aprile in poi ed il 13 aprile hanno messo a disposizione anche un seminario in streaming”.
Per Della Nina “in giunta diranno che non erano pronti con i progetti, ma il tempo c’era eccome. A Porcari i plessi sono datati: c’è una scuola materna che risale addirittura al 1896. Rinunciare ad un bando regionale come questo non ha senso”.
Dovranno dunque passare ancora tanti anni, secondo l’opposizione, prima di avere una nuova scuola materna o l’adeguamento degli immobili esistenti. “Sono disponibile a confrontarmi ovunque, pubblicamente – conclude Giannoni – nel merito. L’amministrazione? Forse risponderanno che faranno con fondi propri, che per loro il bando era irrilevante. Eppure l’assessore ai lavori pubblici ha recentemente dichiarato in un’intervista che si sarebbero avvalsi di finanziamenti. Per di più, quale amministratore rinuncia alla possibilità di intercettare somme così ingenti, per fare da solo? Se questo è il livello di competenza, l’unica conseguenza possibile è ammettere l’errore e riconsegnare le deleghe”.