Aumento biglietto bus, Bindocci (M5S): “Oltre al danno la beffa”

Scatta domani (1 luglio) l’aumento delle tariffe del trasporto pubblico a 1,50 euro. Una decisione, a livello regionale, che scatena le proteste del portavoce del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci: “L’aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale – dice – è la riprova del fallimento delle politiche di settore da parte del Pd e accoliti a Lucca e in Toscana. L’amministrazione del Comune di Lucca non può certo lamentarsi perché complice di tanto scempio. E la storia del Clap che falliva è una novella poco creduta anche da chi la racconta. Secondo ogni più banale logica di convivenza moderna il trasporto pubblico locale andrebbe incentivato e rilanciato. Invece ad oggi ci sono mezzi più vecchi (dati drammatici del Ctt, e di mezzi nuovi ad oggi solo parole) servizi peggiorati (ricordiamo il servizio di Striscia), personale in difficoltà (disdetto in modo unilaterale accordo interno), sicurezza autoreferenziale (non c’e nemmeno la Rld), e ora anche servizi più cari”.
“Abbiamo da tempo – prosegue – chiesto una commissione specifica in materia, e siamo stati gli unici a contestare i dirigenti del Ctt quando sono venuti alle precedenti commissioni. Proprio stamani abbiamo sollecitato una convocazion dei vertici di Ctt in Comune a Lucca. Capiamo l’imbarazzo del Comune di Lucca e della regione Toscana. I cittadini devono riprendere in mano il trasporto pubblico locale per muoversi meglio e per vivere meglio. L’equazione servizio peggiore più servizio rincarato più personale bistrattato dà un solo risultato ovvero vergogna e tutti a casa”.