
“Un anno fallimentare per la sinistra a Lucca”. La pensa così il coordinatore provinciale di Forza Italia, Maurizio Marchetti: “Forse per rimediare all’ennesimo scivolone della lite in conferenza stampa fra l’assessore Raspini e Mimmo D’Alessandro sul Summer Festival – dice – che la giunta lucchese pare sopportare più che sostenere, il sindaco Tambellini è uscito con una sua interpretazione oltremodo singolare del voto in Toscana”.
“Con molta fantasia – prosegue – ha parlato di modello Lucca vincente per la sinistra. Da più parti si sono levate forti critiche. Noi vogliamo solo ricordare che la sua elezione è maturata in un contesto senza precedenti e per 361 voti, ma questo appartiene al passato”. “A noi – spiega – interessa il presente e il futuro e dobbiamo registrare che dopo un anno non si notano miglioramenti dovuti a questa nuova legislatura a guida Pd, ma semmai grossi problemi, sempre più accentuati. La condizione delle scuole si è ulteriormente deteriorata, con l’emblematico caso delle scuole Paladini-Civitali-Leone XIII, con sgomberi che hanno ricordato ben altre situazioni post-calamità naturali. Non c’è traccia delle mirabolanti promesse elettorali, la città, il territorio e il suo apparato economico sono in uno stallo impressionante anche sotto l’aspetto del turismo e della cultura, come hanno dimostrato i casi di chiusura dei musei cittadini, che si è scoperto non facenti parte del sistema toscano, nonostante le tante parole anche di parlamentari che hanno operato in quel settore. Non parliamo poi di inquinamento e sicurezza, ambiti dove Lucca purtroppo eccelle in negativo. Insomma, c’è davvero poco di cui gioire e Tambellini forse farebbe meglio a pensare a realizzare quanto lui e la sua compagnia hanno promesso ai lucchesi piuttosto che lanciarsi in divagazioni di filosofia politica”.
“Se vuole forniamo noi, nel nostro piccolo – conclude – una valutazione vera sul voto amministrativo che ha seppellito il Pd e un sistema che ha mostrato il suo vero volto. In Toscana gli elettori hanno affossato il Pd perché sono stanchi dei privilegi che gli appartenenti a questo cerchio magico hanno da tempo, ma soprattutto perché le promesse non realizzate indignano anche chi avrebbe propensione per la sinistra, a livello ideologico. Dunque Tambellini farà la stessa fine, se non realizzerà quanto ha promesso e cambierà registro rispetto allo stato catatonico che la sua giunta ha proposto in questo anno. Dubitiamo ci possa riuscire”.