Piano operativo, c’è il bando per i progettisti

9 luglio 2018 | 15:53
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Piano operativo, c’è il bando per i progettisti

Piano operativo, si entra nel vivo. Il Comune di Lucca ha infatti stanziato 95.630 euro per l’incarico di coordinamento scientifico del nuovo strumento di governo del territorio, complementare del piano strutturale approvato il 24 aprile 2017. Un obiettivo che vedrà in prima linea l’assessore Serena Mammini e la presidente della commissione urbanistica Francesca Pierotti. I professionisti scelti, con gara a procedura negoziata, affiancheranno l’ingegnere Antonella Giannini, responsabile unico del procedimento e dirigente comunale, e l’ufficio di piano.

La durata dell’incarico è di 44 mesi a partire dalla sottoscrizione del contratto: un tempo entro il quale il Comune di Lucca conta di completare l’iter per la definitiva approvazione del piano operativo. Sono esclusi da questo arco temporale i due mesi (60 giorni) successivi alla pubblicazione sul Burt del piano adottato, quelli utili per consentire ai cittadini di presentare le proprie osservazioni prima dell’ultimo passaggio in consiglio comunale. Un risultato che, salvo intoppi, dovrebbe poter arrivare prima delle prossime elezioni amministrative del 2022. Come per il piano strutturale, anche l’iter del piano operativo prevede, come primo passaggio, l’avvio del procedimento che, oltre agli obiettivi e al quadro conoscitivo di riferimento, dovrà contenere anche il programma del processo di partecipazione. Un momento di dialogo con associazioni, ordini, categorie e cittadini al quale seguirà l’elaborazione progettuale vera e propria, fino alla proposta di piano da sottoporre alla commissione urbanistica prima e al consiglio comunale poi per l’adozione. Saranno, verosimilmente, dei mesi di lavoro piuttosto delicati: la squadra di lavoro incaricata dovrà tradurre in ‘disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti’ (a tempo indeterminato) e in ‘disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio’ (di durata quinquennale) gli obiettivi già normati con il piano strutturale, entro il limite prescrittivo del territorio urbanizzato. In sostanza, insomma, si tratterà di dire puntualmente cosa si potrà fare e dove, perché non tutto il territorio urbanizzato sarà ‘saturabile’: dovranno essere rispettati i limiti del dimensionamento, per funzioni e per Utoe, e il disegno dei ‘tessuti’ individuati dalla carta della strategia dello sviluppo. Un dimensionamento che – novità introdotta dalla nuova legge regionale del 2014 – conta sia gli interventi di nuova edificazione, sia quelli di recupero. Importante inoltre, per un Comune che ha scelto di puntare sul bilancio positivo tra questi due tipi di azioni, sarà pianificare lo spazio verde o pubblico che dovrà essere restituito in termini di superficie territoriale. “Dopo l’approvazione del piano strutturale e delle linee di indirizzo del piano operativo – commenta l’assessore all’urbanistica Serena Mammini – prosegue il rinnovo degli strumenti della pianificazione di cui la città ha bisogno. Lo facciamo con la consapevolezza di avere davanti un compito tanto difficile quanto necessario, per dare a Lucca regole sane, univoche e aggiornate dalle quali ripartire. Il territorio non è un foglio bianco: ha i suoi punti di forza ma anche le sue ferite. È in questo contesto che ci muoveremo, puntando sulla qualità delle proposte”. Una volta adottato, il piano operativo sarà oggetto di osservazioni, alle quali la squadra di lavoro dovrà dare risposta puntuale e motivata: questo momento costituirà la variabile più importante, perché dal numero delle richieste protocollate potrà stimarsi il tempo necessario alle controdeduzioni. Ai progettisti che verranno incaricati spetterà un lavoro certo complesso, ma destinato a ‘fare scuola’ in Toscana: Lucca sarà infatti il primo capoluogo a rinnovare completamente i propri strumenti di pianificazione urbanistica alla luce delle novità introdotte con la legge 65 del 2014 e del piano paesaggistico del 2015.