Lucchese, Barsanti (Casapound) chiede confronto in Consiglio

Un ordine del giorno urgente da discutere già nella seduta di questa sera (10 luglio) sulla situazione della Lucchese. Lo ha protocollato il consigliere comunale di Casapound Fabio Barsanti. L’atto sarà inserito all’ordine del giorno se vi sarà accordo con i capigruppo, “un accordo che do per scontato – sottolinea Barsanti -, essendo mercoledì 11 luglio un giorno cruciale per i destini della squadra”. “Vogliamo che – spiega Barsanti – il sindaco riferisca circa quanto fatto dall’amministrazione, sia in questi lunghi mesi di presunti tentativi di coinvolgimento di imprenditori lucchesi, sia nella delicatissima e travagliata fase vissuta in questi ultimi giorni. Vogliamo sapere se tutto ciò nelle possibilità della giunta sia stato fatto, ma lo vogliamo sapere nel concreto, al di là di fumosi proclami o vaghi e inconcludenti comunicati. Chi governa Lucca deve assumersi la responsabilità di ciò che è stato o non è stato fatto. In altre città, anche toscane, il sindaco è sceso in prima linea, curando personalmente le trattative e agendo concretamente per salvare quello che è un simbolo imprescindibile non solo per ogni tifoso, ma per ogni cittadino che abbia un minimo a cuore la propria identità”.
“Sono convinto, siamo convinti – aggiunge Barsanti -, che questa maggioranza sia disinteressata alla Lucchese, ma siamo disposti ad ascoltare cosa avranno da dire il sindaco Tambellini o l’assessore allo sport di questa città sportivamente disgraziata. Nel frattempo, ieri sera ho parlato con Arnaldo Moriconi, al quale ho confermato come la mia opinione sia la stessa di quella emersa sia dal comunicato, chiarissimo, della CurvaOvest, sia dall’assemblea dei tifosi alla quale ero presente domenica sera. Non vogliamo che la società sia ceduta ad avventurieri senza scrupoli, per questo dobbiamo negare qualsiasi avallo di un’eventuale scelta del genere. Se Moriconi vorrà scegliere quella via, lo dovrà fare assumendomene la personale responsabilità di fronte ai lucchesi. Siamo di fronte al terzo possibile fallimento della Lucchese in dieci anni, ma non può essere una persona come Belardelli a costituire l’unica alternativa di fronte a questo ennesimo triste epilogo. La Lucchese merita ben altro”.