Paladini Civitali, bando di gara per i lavori a fine anno

10 luglio 2018 | 11:49
Share0
Paladini Civitali, bando di gara per i lavori a fine anno
Paladini Civitali, bando di gara per i lavori a fine anno
Paladini Civitali, bando di gara per i lavori a fine anno
Paladini Civitali, bando di gara per i lavori a fine anno
Paladini Civitali, bando di gara per i lavori a fine anno

di Paolo Lazzari
Bando di gara a fine 2018 e circa due anni per adeguare e riqualificare il Civitali-Paladini: nel frattempo, la strada dei prefabbricati al Campo di Marte per ospitare gli studenti (46 classi, ndr) si fa sempre più concreta. E’ quanto emerge dal confronto che ha preso il via  – oggi (10 luglio) – a palazzo Ducale, tra amministrazione provinciale, studenti e insegnanti. I punti di debolezza ed il progetto di riqualificazione del complesso di via san Nicolao, sono stati così illustrati nel dettaglio da parte del Genio civile della Regione Toscana, dalla soprintendenza di Lucca e dai tecnici della provincia. In sala Accademia, insieme al presidente dell’ente Luca Menesini ed al sindaco Alessandro Tambellini, ci sono anche l’architetto Francesca Lazzari, il professor Andrea Vignoli dell’Università di Firenze e l’ingegnere Andrea Borghini dello Studio S2R di Firenze, la dirigente del Civitali-Paladini, Iolanda Bocci, e il provveditore agli studi Donatella Buonriposi. Dopo le verifiche sulla stabilità dell’edificio, effettuate in tempo record, adesso le priorità sono due: posizionare due prefabbricati per ospitare chi frequenta la scuola e riqualificare il complesso per renderlo più sicuro e funzionale. Il progetto presentato alla Regione, nel complesso, ha un valore di 10 milioni e mezzo di euro.

“Questo è un percorso – commenta Menesini – che probabilmente ci vedrà al lavoro per circa due anni”. Ed è proprio sulla reale lunghezza dell’intervento e sulle garanzie della corretta esecuzione dei lavori che si innestano le prime perplessità espresse dagli insegnanti. “Perché in questi anni – chiede un docente – l’amministrazione comunale non ha predisposto delle strutture dismesse per sopperire al problema delle condizioni di salute degli istituti scolastici nel centro storico?”.
Sul punto, Lazzari ricorda che “riguardo al Civitali-Paladini avevamo l’obbligo di fare l’indagine antisismica sulla scuola privata (finalizzata all’accreditamento, ndr) e, una volta conclusa, si è posta l’ulteriore necessità di chiudere la struttura, perché non rispetta i requisiti richiesti per gli aspetti statici, cioè i carichi legati alla presenza di attività umana nell’edificio. Questo è un processo che, gradualmente, dovrà coinvolgere l’intero patrimonio scolastico”.
Alcuni genitori, presenti oggi, parlano invece, rispetto alla chiusura, di “un vero e proprio shock” e si chiedono “perché si sia partiti con le verifiche proprio dal Civitali-Paladini e non da altre strutture”. Per Vignoli, però, “non c’è evidenza di crollo, né si tratta di una situazione eccessivamente straordinaria”, mentre Lazzari ricorda che “siamo partiti da questa scuola perché era nostra intenzione cominciare dalla zone ad alta vulnerabilità sismica. Dopo gli interventi di adeguamento alla normativa vigente, effettuati a Castelnuovo Garfagnana, Barga e Borgo a Mozzano, rimanevano la piana di Lucca e la Versilia. Il Comune doveva rispondere ad una specifica richiesta della Regione, che chiedeva gli esiti dell’indagine di vulnerabilità sismica. Abbiamo, nel complesso, presentato 31 progetti per le nostre scuole, partecipando al bando indetto dalla Regione: realizzeremo gli interventi che verranno finanziati, mentre per gli altri faremo un programma di diagnosi, occupandoci di reperire le risorse necessarie”.
Sulla questione interviene anche Tambellini: “L’obiettivo è quello di riportare la scuola lì dove si trova – spiega – anche perché si tratta di un impoverimento per il centro storico. E’ chiaro che parliamo di strutture vecchie, ma la volontà è quella di lasciare tutte le scuole che sono dentro le mura lì dove sono. Un edificio ‘volano’? Si può fare – osserva, riferendosi ai 405 studenti del Civitali ed ai 510 del Paladini – ma solo dopo un’attenta analisi. Cito gli asili nido e le mense scolastiche: oggi sono tutti a posto e ora, in progressione, ci stiamo occupando delle scuole medie. La soluzione, certo, non può scaturire dai soli fondi del Comune. Sta partendo un enorme programma di riqualificazione dell’intero patrimonio scolastico e noi ne siamo parte. Serve tempo, però: penso che si svilupperà in una decina d’anni e, per questo, dobbiamo partire dagli edifici più fragili”.
Poi Vignoli presenta il progetto di riqualificazione: “Sistemeremo i solai per evitare i cinematismi, cioè eventuali ribaltamenti – spiega – intervenendo con reti in fibra di vetro, per sostenere meglio i carichi verticali. Poi demoliremo le sopra elevazioni: la chiesa sarà dotata di una nuova copertura in legno. Le volte, invece, verranno rinforzate con fibre di carbonio. Inoltre – prosegue – utilizzeremo ‘catene’ in modo sistematico, perché sono lo strumento più noto per evitare i ribaltamenti”.
Adesso si attende il progetto esecutivo per poter mettere a gara i lavori: “Svilupperemo il progetto esecutivo da qui a ottobre – afferma Lazzari – valutando nel frattempo se otterremo il finanziamento dalla Regione. In caso affermativo, sappiamo che avremo i fondi a partire da fine 2018: quindi faremo la gara ed i lavori dureranno circa due anni”.
Già, ma cosa accadrà nel frattempo? “Stiamo lavorando per la soluzione Campo di Marte – ricorda Menesini – affinché si possano rispettare i tempi dell’apertura dell’anno scolastico. Entro la prossima settimana avremo risposte in merito: dobbiamo considerare anche il fatto che, a volte, le strutture provvisorie presentano una qualità maggiore rispetto a quelle di cinquant’anni fa. Ci rendiamo conto del disagio che verrà a crearsi, ma lavoreremo per far tornare il Civitali-Paladini in via san Nicolao nel più breve tempo possibile”.
Tra docenti, insegnanti e sindacalisti, si fa strada intanto anche la preoccupazione circa eventuali “fughe” di studenti. “Le iscrizioni saranno a febbraio del prossimo anno – prosegue Menesini – e, a quel punto, saremo in grado di mostrare a tutti la qualità dell’intervento di riqualificazione. Rischio indirizzi simili in provincia? Faremo in modo che ciò non avvenga”. E’ in corso, inoltre, un progetto di riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico per gli studenti, che verrà illustrato nelle prossime settimane.
Poi interviene anche Buonriposi: “La scuola dell’infanzia che si trova all’interno dell’edificio – afferma – è una scuola paritaria e, come tale, deve rispettare dei requisiti che fanno scattare controlli obbligatori per legge. I container? Si richiede un po’ di sacrificio, purtroppo i problemi degli edifici nei centri storici sono noti. Il personale Ata? Anche da questo punto di vista ci sarà la massima attenzione: se ci sarà necessità di incrementarlo, lo faremo”.
Chiude la preside, Iolanda Bocci: “Il disagio c’è e ci sarà – osserva – ma bisogna andare oltre. Lavoreremo mantenendo il nostro standard di qualità: i servizi didattici, formativi ed educativi resteranno tali. Dopo i lavori, l’istituto di san Nicolao sarà più bello e più sicuro”. L’amministrazione provinciale di Lucca ha creato un’apposita sezione del sito web istituzionale della Provincia di Lucca per offrire a tutti i cittadini uno spazio informativo inerente i lavori al complesso del Civitali Paladini (clicca qui).