San Luca, Montemagni (Lega) e Marchetti (FI): “Con i tagli rischio aumento disagi, fare chiarezza”

18 luglio 2018 | 12:18
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San Luca, Montemagni (Lega) e Marchetti (FI): “Con i tagli rischio aumento disagi, fare chiarezza”

“Lo specialista non sarà più presente fisicamente ma solo reperibile. Oltre a non offrire un servizio di tempestiva assistenza ai cittadini si rischia seriamente di aumentare disagi”. Apre così la nota di Elisa Montemagni, capogruppo in consiglio regionale della Lega sull’ipotesi di togliere la guardia medica notturna nel reparto ortopedia del San Luca di Lucca.

“I pazienzi – continua Montemagni – giocoforza, verranno rimandati al giorno successivo. Insomma, riteniamo che tale ulteriore ed indebito taglio nel delicato contesto sanitario regionale porterà, inevitabilmente, ad ulteriori penalizzazioni per le persone che avranno bisogno, in questo caso specifico, di assistenza ortopedica. Di questo passo – conclude Montemagni – il nosocomio lucchese (già alle prese con altre criticità) verrà progressivamente ed ulteriormente depauperato, sia in termini di qualità che di personale pienamente operativo; in pratica, invece che tendere ad un miglioramento delle cose, si aggravano in modo irresponsabile”.
Riguardo la questione non si fa attendere anche il commento di Maurizio Marchetti, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale. “Subito chiarezza e certezze di prospettiva per operatori e utenti dell’ospedale San Luca – scrive – rispetto all’ipotesi di eliminazione dell’ortopedico di notte e nei prefestivi e festivi, con conseguente ricorso alla reperibilità, e dati dal 2016 ad oggi sull’attività in emergenza dell’ortopedico durante la notte”.
“Ormai da giorni – continua Marchetti – a Lucca si registra da parte del consiglio comunale, delle organizzazioni di rappresentanza sindacale e professionale dei medici, dell’utenza, crescente preoccupazione per l’ipotesi di rimodulazione del servizio notturno, prefestivo e festivo di ortopedia presso il nuovo ospedale San Luca. Secondo quanto si apprende anche da fonti ospedaliere, l’Azienda sanitaria Toscana nord ovest intenderebbe sopprimere la guardia attiva notturna, prefestiva e festiva nella Unità operativa di ortopedia andando a valersi, per quelle fasce temporali, di medico ortopedico in solo regime di reperibilità. Tale Uo sarebbe già carente, ormai da mesi, del primario”.
Secondo l’esponente di Forza Italia “una simile decisione, se dovesse essere attuata, recherebbe serio danno alla qualità e compiutezza del servizio ospedaliero di ortopedia, con ripercussioni anche sull’attività ambulatoriale diurna e con un generale impoverimento dell’offerta sanitaria in termini di tempestività, quantità, qualità”. Per questo ritiene “opportuno fornire certezze e chiarezza di prospettiva agli operatori sanitari come presupposto indispensabile per esercitare in serenità il loro ruolo, all’utenza affinché sia informata sul servizio che le si mette a disposizione”.
I quesiti puntano dritti a sgombrare il campo dai dubbi, con Marchetti che chiede alla giunta regionale di scrivere “se i timori della comunità locale lucchese e dei rappresentanti dei medici siano fondati” ed eventualmente “le motivazioni a supporto di una simile contrazione del servizio ospedaliero e dell’offerta sanitaria”. Per stare sul pratico, come costume di Marchetti, l’esponente di Forza Italia chiede infine “se sia stato pianificato un servizio suppletivo che eviti ripercussioni in termini di minor tempestività e maggiori attese e disagio per l’utenza durante le ore diurne”. Sotto il profilo squisitamente statistico, però, Marchetti vuole anche numeri e cifre e per questo chiede di indicare “i dati relativi al biennio 2016-2017 e primo semestre 2018 circa l’attività del medico ortopedico in emergenza durante la fascia oraria 20-2. Intendo verificare – conclude – se davvero l’ortopedico di notte non sia necessario”.