Pc sulla crisi Papergruoup: “Nessun comparto è estraneo alla crisi”

Il Partito Comunista di Lucca interviene sul tema del fallimento della Papergroup: “Il Gruppo Papergrup – dicono dal partito lucchese – sta oramai esalando gli ultimi respiri lasciando disoccupati e disperati i 150 lavoratori interni ed un ulteriore e rilevante numero dell’indotto. Lavoratori costretti a pagare colpe non loro. Come troppo spesso accade l’estremo tentativo di una classe imprenditoriale inadeguata incapace di affrontare le sfide di un presente difficile ed un futuro in salita è risultata vana. Infatti la procedura concorsuale messa in atto, volta a salvaguardare più gli amministratori che i creditori ed operai, si è conclusa con il definitivo fallimento della società. Chiediamo per questo di interrompere tutti i giochi di potere e di svoltare su linee più concrete e rassicuranti”.
“Quello che più colpisce la nostra attenzione – prosegue il Pc – è il totale silenzio delle istituzioni e della politica che non avendo nessuna soluzione da offrine né tantomeno l’autorevolezza necessaria per guidare o sostenere la legittima difesa del posto di questi lavoratori si limita ad rifugiarsi dietro frasi di circostanza sperando che il caso passi abbastanza in “sordina” sui media. Classe politica che, come sempre succede, non si schiera contro il mondo dell’imprenditoria, unica classe colpevole di questa crisi, sia di centrosinistra che di centrodestra. La situazione è grave anche solo per la quantità di lavoratori coinvolti, e perché investe un settore fino ad adesso passato relativamente indenne attraverso questa infinita crisi. Questo sempre più ci fa capire che non esistono settori immuni dalla crisi, e che non si tratta di una crisi passeggera e che i margini di riforma del sistema capitalista che, in questo periodo mostra il suo lato più disumano, i margini di riforma sono finiti. Noi staremo sempre al fianco di chi lotta per difendere il suo posto di lavoro ovunque e dovunque. Questo grave episodio ribadisce una volta di più la nostra parola d’ordine: socialismo o barbarie”.