Ndoye: “Razzismo, clima d’odio fomentato da chi governa il Paese”

“Sull’Italia soffia un vento di odio, violento e micidiale. In molti abbiamo smarrito l’interesse per il bene comune e la solidarietà sociale. Che tu sia di destra o sinistra, qualsiasi manifestazione di violenza è un atto terroristico per i principi aulici che hanno reso questa nazione un grande Stato di diritto. Signori miei, ci siamo fatti, ancora una volta, strumentalizzare dai nostri governatori”. Sono parole amare quelle di Daouda Ndoye, ex candidato consigliere di Lucca città in Comune, che interviene sul clima nazionale a seguito delle parole del ministro alla famiglia, Fontana, circa la legge Mancino.
“Viviamo un clima di odio dilagante per colpa di esponenti politici che lucrano consenso a suon di infime demagogie creando disordine sociale quando i loro compiti dovrebbe essere quello di tutelare l’ordine della nostra comunità. Questi sedicenti rappresentanti della Repubblica sono il motivo di tanta ferocia. Dove sono finite le indagini sulle ONG definite taxi del mare? Nessuna di esse è stata incriminata o processata, ma fino ad ora vi è stato un processo mediatico, anzi gogna mediatica, volta a dopare la già latente intolleranza degli italiani verso altri uomini, sì uomini. Perchè dinanzi ad ingiustizie e violenze gratuite non vi è differenza tra stranieri ed autoctoni, si è uomini punto e basta.
Vogliono far finta di non vederlo. Ci sono le procure piene di querele di reati a sfondo razzista. Anche la Cassazione ha detto che la frase ‘andate via’ sia discriminatoria. Hanno fiutati la capacità di consenso di Salvini. E’ abile sui social, è bravo, arriva alla pancia delle persone rispetto agli altri politici. Tutti vogliono salire sul carro del vincitore. Ma si sa, chi di spada ferisce, di spada sparisce”.