Torrini (Siamo Lucca) boccia il decreto dignità: “Pieno di menzogne e demagogia”

5 agosto 2018 | 13:33
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Torrini (Siamo Lucca) boccia il decreto dignità: “Pieno di menzogne e demagogia”

“Decreto dignità, il niente”. E’ una bocciatura senza termini, e su vari fronti, quella che arriva dal consigliere comunale di Siamo Lucca, Enrico Torrini. “Con la menzogna – sostiene attaccando i 5 Stelle – hanno preso i voti e proseguono con la menzogna e la demagogia. I maestri delle scuole materne ed  elementari dopo aver ricevuto tante promesse, si son trovati traditi dalle menzogne dei 5 stelle. Che avevano promesso di risolvere il problema generatosi con la sentenza plenaria del 20 dicembre 2017 che ha reso ancora più precari i precari dei precari: oltre 50000 docenti della formazione primaria, quei docenti che da anni insegnano ai nostri figli ed oggi, dall’oggi al domani, si trovano senza abilitazione professionale. E, raggiungendo l’assurdo, si lascia legittimati all’insegnamento docenti, con pari titolo di studio, comunitari e non”.

“In questo modo – va avanti l’affondo di Torrini – i demagoghi di turno mettono i nostri figli, ancor più di prima, senza certezza  di continuità di docenza. Situazione  fortemente deleteria per la loro formazione che, è noto, quella primaria, è la più importante, quella che fornisce le basi per affrontare il futuro”.
Ma non si fermano qui le critiche di Torrini. “Sui voucher, o li rimetti o non li rimetti. Perché – sostiene – un ristoratore, che oggi si trova con un cameriere malato, non può chiamare nessuno a sostituirlo? È normale? Esiste il contratto a chiamata, sì, ma se il cameriere si ammala (o addirittura muore) lo devo sapere 2 giorni prima. Qual è la soluzione? Mandare via i clienti perché non si può chiamare nessuno a supplire l’emergenza. Siamo abituati in Italia a far le leggi in base ai disonesti, propongo di cambiare approccio: facciamo le leggi per gli onesti e sanzioniamo i disonesti. Solo così possiamo dare una spinta a questa economia da troppo tempo sopita ed imbrigliata nella burocrazia italiana. La Bolkestein – va avanti il consigliere di Siamo Lucca -, che da anni blocca transazioni sulle attività balneari, da anni blocca investimenti sulle attività balneari, è ancora lì a bloccare l’intero sistema. Governo del cambiamento? Direi più governo della recessione. Allora invito tutti, dai parlamentari ai consiglieri comunali a cambiare approccio: la demagogia lasciamola da parte in favore del pragmatismo”.