Sinistra con: “Bindocci eviti strumentalizzazioni sul caporalato”

Bagarre in Consiglio sull’ordine del giorno presentato dal consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Massimiliano Bindocci di cordoglio per i morti in Puglia, vittime dello sfruttamento, del precariato e del caporalato. Dopo le accuse del consigliere pentastellato, che aveva parlato di maggioranza ostaggio della sinistra nel non voler recepire l’ordine del giorno, è proprio il gruppo ‘Sinistra con Tambellini’ a rispondere sulla polemica. Che afferma come l’ordine del giorno avesse il “solo fine di sviare l’attenzione dall’altro ordine del giorno, firmato da tutti gli altri gruppi consiliari, per chiedere alla Giunta di mobilitarsi contro lo stop ai fondi stanziati dal precedente governo per le periferie”.
“Di essere dalla parte dei migranti, Bindocci lo dica intanto al suo governo – dicono da Sinistra con – e ai parlamentari lucchesi del suo partito che chiudono i porti a chi affronta il Mediterraneo per scappare alla guerra e alla fame e che bloccano una legge di civiltà fondamentale, come lo ius soli. Di essere dalla parte dei braccianti, Bindocci lo dica al ministro del lavoro Di Maio, suo primo riferimento politico che non riesce a dare piena attuazione alla legge contro il caporalato, voluta dal precedente Governo ed è del tutto incapace di mettere fine a una forma di miseria e sfruttamento, che tante vittime sta continuando a fare in tutto il paese, e in particolare nel sud Italia”.
“Nell’ultimo consiglio comunale, Bindocci si è trovato in evidente difficoltà – sottolinea Sinistra con Tambellini –: tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, hanno infatti redatto e approvato un ordine del giorno che condanna il governo di 5stelle e Lega per la decisione improvvisa di ritirare (a Lucca come in altre 95 città d’Italia) gli importanti finanziamenti già vinti dal Comune con apposito bando nazionale, per la riqualificazione dei quartieri di San Vito e San Concordio. L’obiettivo dichiarato del Governo guidato dal premier Conte, infatti, è quello di far cassa; togliere le risorse destinate alla qualità della vita nelle periferie di quasi 100 città italiane serve infatti a finanziare la flat-tax: la nuova forma di fiscalità che, in tutti i Paesi del mondo guidati dalle destre (un esempio è Trump negli Stati Uniti), ha la finalità di togliere ai poveri, per dare ai ricchi. Questa repentina scelta del governo di non onorare i contratti già firmati col Comune per i progetti di riqualificazione di San Vito e San Concordio crea non pochi danni a Lucca: sia perché le opere non potranno essere realizzate; sia perché la progettazione era comunque già molto avanzata, e occorrerà pagare, coi fondi comunali, tecnici e progettisti per un lavoro che, per colpa dell’irresponsabilità di 5stelle e Lega, rischia di non servire più a nulla”.
“Di fronte a questo quadro, Bindocci, unico esponente dei 5stelle in Consiglio comunale, si è trovato, durante l’ultima seduta dell’assise di Palazzo Santini, in grossa difficoltà – spiegano da Sinistra con Tambellini -: è stato l’unico consigliere a non votare l’ordine del giorno di condanna, nei confronti del suo Governo. Cosa ha ben pensato allora di fare, per uscire dall’angolo? Poco prima di mezzanotte (il Consiglio era iniziato alle 20,30), ha tirato giù quattro righe mal scarabocchiate: dicendo che improvvisamente gli era venuto in mente di voler proporre al Consiglio un ordine del giorno di solidarietà alle ultime vittime del caporalato in sud Italia. Sventolando questo foglietto in mano, ha quindi avanzato un appunto procedurale: chiedendo che l’ordine del giorno, condiviso da tutti tranne lui, sui finanziamenti ritirati dal governo per San Concordio e San Vito, non venisse messo in discussione; minacciando, in alternativa, di far prolungare la discussione del Consiglio fino a tarda notte, per discutere successivamente anche il suo pensierino sul caporalato. Niente più, né niente meno, di un maldestro tentativo di ostruzionismo”.
“Un unico appunto – prosegue Sinistra con Tambellini – Ormai agli show di Bindocci, siamo purtroppo ben avvezzi. Ma mai, da un consigliere per di più sindacalista, ci saremmo aspettati la volontà di strumentalizzare un fatto gravissimo, come appunto le morti sul lavoro, all’unico fine di tentar di bloccare un documento unitario del Consiglio, contro il suo governo. Ecco, nonostante tutto, a tanto non avremmo mai pensato sarebbe arrivato. A ciò, noi non ci siamo prestati: e siamo orgogliosi di questo. Abbiamo quindi proposto a Bindocci, e a tutti gli altri consiglieri, di lavorare subito la sera stessa a un testo condiviso, e decisamente più approfondito, sul tema; è a questo punto che il capogruppo dei 5 stelle, forse già pago della baruffa scatenata, se ne è andato dall’aula urlando, e rendendosi protagonista di versi e linguacce”.
“Bindocci, iscritto al Pd fino a quando Renzi aveva il vento in poppa – conclude Sinistra con Tambellini – e subito passato ai 5 stelle non appena il vento è cambiato, si faccia portavoce col suo nuovo partito, per chiedere un immediato cambiamento di rotta del suo Governo sulle politiche dell’immigrazione, della lotta al caporalato, e anche delle risorse tolte alle periferie lucchesi. Eviti, invece, queste strumentalizzazioni”.