Bindocci (M5S): “Bando periferie, polemica balneare solo per attaccare governo”

11 agosto 2018 | 12:08
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Bindocci (M5S): “Bando periferie, polemica balneare solo per attaccare governo”

Basta con le “polemiche balneari” sui quartieri social. Lo dice il consigliere comunale M5S, Massimiliano Bindocci, criticando l’atteggiamento del Pd. “Quello che sta accadendo a Lucca in questi giorni merita davvero di essere approfondito: abbiamo assistito a incredibili giravolte spaziali e ribaltoni post elettorali per una gloria effimera di qualche comunicato stampa. Prima Fratelli d’Italia e il Pd che caldeggiano insieme a Sinistra con Tambellini un documento votato da quasi tutto il Consiglio comunale contro il voto del Senato al provvedimento che prevede, in ottemperanza a una sentenza della Corte Costituzionale, il differimento di alcune scadenze riguardo i quartieri social.  Questo solo per fare un attacco contro il governo, salvo poi rendersi conto che in senato anche il Pd e Fratelli d’Italia lo avevano votato”. 

“I soldi vanno usati con criterio è secondo le regole – aggiunge Bindocci -, meglio poi per progetti realmente condivisi. Ha senso spendere quasi 7 milioni di euro per coprire di cemento lo steccone di S. Concordio? Figura barbinissima. Ovviamente mantenendo fede al mandato datomi dai cittadini non partecipo a quel voto e contesto anche che si votasse una cosa non all’ordine del giorno. Bisogna rimanere sul merito delle questioni, nell’interesse della cittadinanza e non fare polemiche solo per avere un po’ di spazio e magari come in questo caso contraddirsi. Poi il Pd lucchese che si divide sugli assi viari, spaccatura tra Menesini, Regione, Tambellini: la sensazione – prosegue Bindocci -è che dopo 40 anni di Dc e 30 anni di Pd/FI gli assi viari siano sempre più lontani. Non si capisce se il contrasto sia sulle fette di torta o sul progetto. Come M5S noi con chiarezza siamo sempre stati contro cementificazioni selvagge, siamo per forme di utilizzo libero dell’autostrada da Altopascio a Lucca ovest, per completare e rafforzare l’asse suburbano esistente, liberando la circonvallazione di Lucca dal traffico. Anche qui nessuno parla del merito, ma solo del fatto se era giusto invitare alla riunione Menesini o no. Che tristezza”.
Bindocci prosegue con l’affondo: “Infine Sinistra con tambellini mi attacca perché chiedo un atto di cordoglio per i braccianti vittime del caporalato e degli incidenti stradali – aggiunge -: forse la gelosia per la primogenitura dell’idea, forse se non c’è il business, l’accoglienza non interessa, forse i capricci di qualche mammola radical chic innamorata dello ius soli. Chissà. Anche su questo argomento siamo stati praticamente soli nell’affrontare i problemi dell’accoglienza e nel denunciare anche a Lucca esorbitanti spese per certi appalti. Ma il peggio si legge certamente quando mi si muove un attacco personale grottesco, fermo restando che lo svilimento dell’attacco personale si commenta da se. Argomento – noto e ripetuto anche in campagna elettorale – di essere stato in passato simpatizzante e per qualche anno un semplice iscritto al Pd, illuso che la sinistra fosse più pulita della destra, poi resomi conto della deriva anche di questa forza politica ho fatto notoriamente altre scelte, rimettendoci per la scelta dell’onestà anche il posto da dirigente sindacale e tornando a fare l’operaio. Capisco che essere stati vicini al Pd possa essere considerata da alcuni una cosa vergognosa, ma che questa critica me la facciano proprio i migliori alleati del Pd tambelliniano è una cosa ridicola. Fossi il Pd, lo riterrei un insulto, un paradosso, essere accusati di avere avuto simpatia del Pd da parte degli alleati del Pd. Torniamo al merito dei problemi, e cerchiamo le risposte per Lucca, non cerchiamo la polemica per la popolarità illusoria di un comunicato stampa. L’onestà intellettuale andrà di moda, per ora a Lucca non tanto. Comunque ringrazio questi politicanti lucchesi che hanno fatto vedere agli elettori la loro pochezza e ci hanno dato occasione per spiegare la nostra posizione provando a affrontare le questioni nel merito”.