Sinistra con, presidio per i quartieri social

11 agosto 2018 | 11:19
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Sinistra con, presidio per i quartieri social

“Giù le mani dai nostri quartieri”. Anche la lista civica Sinistra con Tambellini scende in piazza contro l’emendamento approvato nei giorni scorsi dal Senato che taglia i fondi per i cosiddetti “quartieri social” che mirano alla riqualificazione di San Vito e San Concordio. Il gruppo consiliare, e l’associazione nata dall’esperienza della lista, raccogliendo l’appello del senatore e architetti Renzo Piano, organizzano due presidi proprio nel cuore dei quartieri: lunedì (13 agosto), a partire dalle 17 a San Vito, davanti alla sede dell’associazione in via Vecchia Pesciatina 1076 e in altri punti del paese; giovedì pomeriggio (16 agosto), allo stesso orario a San Concordio, davanti al piazzale della Chiesa e poi lungo il viale.

“Il Governo dei 5stelle e della Lega taglia a 96 Città italiane le risorse, destinate dal precedente esecutivo, per la riqualificazione e il miglioramento della qualità della vita delle periferie – spiegano il capogruppo Daniele Bianucci e il coordinatore dell’associazione Enrico Cecchetti -. Perché una scelta così sciagurata? Forse per fare cassa e finanziare la flat tax? Cioè il nuovo sistema fiscale che tutti i Paesi del mondo governati dalla destra stanno adottando (vedi Trump negli Stati Uniti), per togliere ai poveri e dare ai ricchi. A Lucca, la conferma del provvedimento alla Camera significherebbe dire addio alle opere in programma nei quartieri di San Vito e San Concordio: milioni di euro che il Comune aveva vinto su apposito bando”.
“Niente più, quindi, spazi verdi recuperati, piazze ristrutturate, residenze risanate, luoghi pubblici messi a nuovo e riconsegnati alla comunità – spiegano da Sinistra con – e questo nonostante tra Comune e Governo, i contratti per i finanziamenti siano già stati firmati. Ma c’è di più: l’amministrazione comunale dovrebbe farsi carico dei soldi già spesi per progettazione e gare e ciò comporterà gravi problemi al bilancio locale. Oltre il danno, quindi, la beffa. Per questo, facciamo nostra la mobilitazione lanciata, a livello nazionale, dall’architetto e senatore a vita Renzo Piano e anche noi, come lui, al Governo dei 5stelle e della Lega e a tutti i gruppi parlamentari, diciamo tornate indietro”.
“Cercheremo di informare i cittadini su quanto grave è la perdita che si profila – conclude la lista civica – e chiederemo loro una mobilitazione ampia e partecipata perché a settembre quando il provvedimento sarà alla Camera, sia cancellato”.