Santini: “Notte Bianca, va cambiato il format”

24 agosto 2018 | 13:35
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Santini: “Notte Bianca, va cambiato il format”

“Auguriamo un grande successo alla nuova edizione della Notte Bianca, ma riteniamo che un ciclo sia finito, che vada ripensata e cambiata”. Lo sostiene Remo Santini, ex candidato sindaco e leader delle liste civiche SìAmoLucca e Lucca in Movimento.

“Al di là di quello che si sente dire, ovvero che questa sia l’ultima Notte Bianca che la Confcommercio e i negozianti aderenti vogliono mettere in campo, scoraggiati dalle sempre maggiori e pressanti richieste sul tema della sicurezza da parte del Comune, non disposto ad assumersi alcuna responsabilità per la realizzazione dell’evento – argomenta Santini – riteniamo che questo appuntamento debba essere sì confermato, ma ripensato in toto. Bisogna studiare un nuovo format, con un programma di eventi che abbia una ricaduta distribuita in maniera più uniforme su tutta la cittadinanza”.
Santini avanza qualche idea precisa. “Innanzitutto non dovrebbe essere coinvolto solo il centro storico ma anche i quartieri, in modo che strade e piazze dentro le Mura vengano alleggerite. Una zona per musica e dj set ad esempio al mercato ortofrutticolo di Pulia con spazi temporanei di somministrazione gestiti da più imprenditori, poi spazi temporanei di suolo pubblico per i ristoranti anche in zone come S.Anna, S.Concordio e Borgo Giannotti, riservare l’anfiteatro per la street art con performance dal vivo di artisti selezionati sul nostro territorio, e ancora cene rionali.
Una serie di concerti dalle 23 in poi, ma all’interno dei tanti auditorium del centro (Suffragio, Cavallerizza, S.Girolamo tanto per fare alcuni esempi) puntando sulla qualità e la varietà dell’offerta. E poi una sorta di black friday con i negozi che offrono sconti super fino alle 3 del mattino. Infine, tornando alla periferia, tornei sportivi notturni.
Conclude Santini: “Un ciclo è finito. Ci siamo addormentati su una Notte Bianca che ormai è consueta e simile a tutte le altre organizzate nella nostra provincia. C’è bisogno di novità, di nuovi stimoli, di ripensare alla formula ed al pubblico che vogliamo e dobbiamo coinvolgere, ragionando anche sul fatto che la città deve essere vivibile da tutti”.