Festa della Liberazione disertata da tutta l’opposizione





Una festa della Liberazione partecipata per la prima volta dai rappresentanti della società civile e da enti e istituzioni storiche e delle resistenza. Alla cerimonia per ricordare il 74esimo anniversario dell’affrancamento della città dall’occupazione nazifascista, che si è svolta con una conferenza nell’aula consiliare di palazzo Santini, nel pomeriggio di oggi (5 settembre), tuttavia, mancavano i rappresentanti di tutta l’opposizione in consiglio comunale. Un’assenza che si è fatta notare, e che è stata al centro anche di alcune polemiche sui social network ma che non ha intaccato la buona riuscita della giornata.
Nonostante le sedie rimaste vuote la giornata ha avuto inizio alle 15,30 presieduta dal sindaco Alessandro Tambellini, affiancato dall’assessora alla memoria storica Ilaria Vietina e dal presidente del consiglio comunale Francesco Battistini.
Alla cerimonia hanno partecipato le rappresentanze di vari enti e istituti della resistenza e dei partigiani, tra cui ovviamente l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporane di Lucca, insieme al presidente della federazione regionale toscana delle associazioni antifasciste e della resistenza, l’ingegner Ragazzini, oltre ai rappresentanti di Anpi Lucca e provinciale. Presenti anche l’associazione e la federazione toscana volontari della libertà, oltre che Ann Cosplay e Andrew Adams della Monte San Martino Trust, Luca Andreozzi della comunità di Sant’Egidio, Gianluca Fulvetti e Andrea Venturia, autori del libro sugli antifascisti lucchesi, presentato al termine della giornata.
Hanno aperto la giornata gli interventi del sindaco Tambellini e dell’assessora Vietina, a cui è seguito quello del presidente del consiglio comunale, Francesco Battistini: “A 74 anni di distanza – ha detto – è importante segnalare l’evento della liberazione che ha visto una forte convergenza nella mobilitazione: partigiani, cittadini, mondo ecclesiale, sacerdoti ed esponenti dell’associazionismo cattolico, le forze armate alleate”. “Non ci nascondiamo le difficoltà – ha proseguito il presidente del consiglio comunale -, legate a posizioni diversificate e a contrasti maturati nel passato ma siamo convinti assertori della necessità di intensificare le iniziative comuni e di armonizzare gli obiettivi, anche nella fatica di un percorso lungo e non del tutto libero da ostacoli. Serve un forte impegno nel radicare la commemorazione nella solidità del lavoro storiografico, nel rigore della ricostruzione delle narrazioni dalle fonti e nella piena scientificità, per la quale ringraziamo l’Isrec. La coralità che abbiamo voluto sottolineare nelle vicende della liberazione di Lucca ha necessità di essere riconosciuta, legittimata, custodita e rafforzata nel momento attuale. Oggi prevalgono infatti atteggiamenti di diffidenza, sfiducia, aggressività e talvolta di esplicita violenza che rischiano di travolgere il difficile equilibrio della convivenza democratica costruita faticosamente dalla Liberazione ad oggi. Per questo nel momento della rievocazione storica, e da questo luogo che rappresenta la principale istituzione democratica, vogliamo richiamare ai principi della democrazia: la giustizia, l’equità, l’antifascismo”.
Ed è proprio dedicata all’antifascismo la presentazione seguita alla discussione animata da vari interventi, a cominciare da quello di Ragazzini, per passare a Ramacciotti (Fiap), a quello di Simonetta Simonetti per Atvl e Fivl, oltre che di Paola Rossi di Anpi provinciale e Rosalba Ciucci di Anpi Lucca.
Dopo i vari contributi, è stato presentato il libro Antifascisti lucchesi nelle carte del casellario politico centrale, curato da Gianluca Fulvetti e Andrea Ventura.