Città delle donne: “Tifose aggredite, non si giudichino le vittime”

21 settembre 2018 | 07:52
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Città delle donne: “Tifose aggredite, non si giudichino le vittime”

“Noi, donne (ma anche uomini) abbiamo il diritto di essere lì,  di essere altrove,  di giorno e di notte, libere e liberi di muoverci nelle nostre città,  nella nostra città, senza correre il rischio di venire assalite e assaliti da chicchessia, men che meno da esaltati, che dietro l’alibi di una partita di calcio nascondono ideologie che non dovevano essere lì né altrove, mai più”. A dirlo è la Città delle donne, che interviene sull’aggressione alle tre tifose aretine dopo la partita al Porta Elisa di domenica scorsa. E invita a non “sminuire” la gravità del fatto, con la considerazione che secondo la polizia la loro auto era finita in una zona dove non si sarebbe dovuta trovare.

“Cosa se ne deduce? Che un po’ se la sono cercata, quelle donne. Sono state imprevidenti – va avanti la Città delle donne – Quante volte abbiamo sentito questa frase? Tante, troppe volte. Non si condanna l’azione violenta, non si fa un esame di coscienza relativamente al non aver attuato misure di prevenzione e di contrasto alla violenza adeguate ed efficaci, no: si giudica, come spesso accade a scapito delle donne, il comportamento delle vittime”.