Comitati sanità: “Stanno smantellando Campo di Marte”

21 settembre 2018 | 18:28
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Comitati sanità: “Stanno smantellando Campo di Marte”

Paladini al Campo di Marte, c’è chi dice no. Fra gli altri anche i comitati sanità di Lucca, che contestano quanto successo martedì scorso in consiglio comunale: “Triste spettacolo quello di martedì sera – dicono – Quella che dovrebbe essere un amministrazione per tutti i cittadini, a salvaguardia dei suoi diritti non perde ancora una volta l’occasione per distruggere un principio fondamentale come il diritto alla salute e così ratifica la delibera per il trasferimento “provvisorio” della scuola Paladini – Civitali a Campo di Marte – oltretutto collocando i ragazzi in container come se la città non offrisse altri spazi. La scelta si è rivelata un cavallo di Troia, e dietro i bei discorsi e le reprimende dei cattivi che non capiscono nulla si è consumata l’ennesima farsa”.

“Che poi come si fa ad essere cattivi solo perchè reclamiamo i nostri diritti? – dicono dai comitati – Oppure solo perchè siamo allibiti per come si stanno organizzando le lezioni nella Palazzina 7 di Campo di Marte. 7, come il famigerato articolo della legge8 del 2012 infilato senza capire perché in una delibera che doveva solo ratificare la variazione provvisoria di una destinazione urbanistica. Che cosa sta succedendo?”.
“Durante la tavola rotonda organizzata dai Comitati per la salute all’inizio di luglio alla presenza di numerosi cittadini – prosegue la nota  il presidente della Provincia Luca Menesini e il sindaco Tambellini ci avevano rassicurato che questa decisione era dettata solo dall’emergenza di far partire la scuola nei tempi previsti, cosa che invece non solo non è successa – perchè le lezioni sono a doppio turno e lo studio va farsi benedire – ma sospettiamo fortemente che la forzatura avvenuta nel consiglio comunale di martedì sera sia stata architettata ad hoc per smantellare la destinazione socio-sanitaria di Campo di Marte. Ci chiediamo e chiediamo a tutti i cittadini che ci leggono, se sono consapevoli o meno della gravità della situazione e della battaglia che in questo momento stiamo cercando con fatica di portare aventi. Ci stanno vendendo sotto il naso una struttura sociosanitaria importantissima. Dopo lo smantellamento del Campo di Marte, fortemente ridimensionato sia come posti letto, sia come potenziamento dei reparti, in quello che è l’attuale ospedale San Luca, ci tolgono anche l’ultima speranza. Nella nostra tavola rotonda le istituzioni rappresentate dai vertici Asl e dal sindaco di Lucca nonchè presidente della conferenza dei sindaci, affiancato dal presidente della Provincia ci assicurarono fortemente che Campo di Marte sarebbe rimasto sociosanitario. Adesso vi trincerate dietro a leggi e accordi ma soprattutto sventolate un piano strutturale mostruoso da voi approvato, che non garantisce l’uso alla tutela della nostra salute, ma anzi apre a quote di insediamento commerciale e alla riapertura di strade che farebbero perdere la famosa zona acustica 2”.
“Non ci sentiamo per niente protetti da questo documento-beffa – conclude la nota – In più fate una delibera coinvolgendo il consiglio comunale che deve essere sovrano facendogli approvare un atto deciso da voi e non discusso da tutte le forze presenti in aula. Non solo, del terribile articolo 7, terribile perchè è stato usato in maniera inopportuna, mancano attori presenti nel 2005. Noi continuiamo e continueremo a denunciare pubblicamente con forza la necessità di conservare tutta l’area del Campo di Marte a destinazione sociosanitaria perchè è un nostro sacrosanto diritto costituzionale. I cittadini pretendono i posti letto che stanno pagando, un ospedale efficiente e amministratori che siano responsabili di tali diritti. Questo comitato di cittadini non si stancherà mai di pretendere tutto questo”.
Stessa posizione anche per il comitato Salviamo il Campo di Marte. “Già dall’inizio della vicenda Paladini-Civitali – dice il comitato – vedevamo con sospetto la localizzazione dei prefabbricati nell’area dell’ospedale Campo di Marte, pur in presenza di numerosi edifici inutilizzati. Tale scelta veniva giustificata con la necessità di sistemare la scuola in un’unica localizzazione, poi si è passati a metterne parte nel Carrara, poi altra parte nei locali del centro trasfusionale ed oggi siamo ad ulteriore spezzatino con prefabbricati parte nel cortile del Carrara (abbattendo 2 pini) e parte nel parcheggio del Campo di Marte, pronti se va bene ad ottobre. Con i ragazzi che fanno un doppio turno mascherato 8-10,30 e 10,30-13, perdendo la metà delle ore curricolari, questo è il rispetto del diritto allo studio. Intanto le certificazioni antincendio del Carrara pur richieste, non vengono mostrate”.
“Non vogliamo fare commenti su quelli che appaiono container da cantiere, su cui giudicherà chi dovrà usufruirne – prosegue il comitato – Il gruppo Salviamo il Campo di Marte è preoccupato per l’iter amministrativo seguito, si è fatto un accordo di programma tra Provincia, Regione, Comune ed Asl, accordo che prevede la variante urbanistica per permettere la posa dei prefabbricati, ma la variante avrebbe effetto solo dopo la ratifica del consiglio comunale e decreto del presidente della regione. Risulta che i prefabbricati siano stati posati prima che suddetto atto abbia avuto tutte le approvazioni, quindi possono i prefabbricati essere considerati un abuso edilizio?”.
“Infine come sottolineato da Di Vito, Bindocci e da quasi tutti i consiglieri di minoranza – conclude Salviamo il Campo di Marte – nell’accordo di programma è stato inserito un velenoso comma che apre la strada alla possibile vendita di parte del Campo di Marte, su questo comportamento ambiguo i comitati non possono che esprimere la massima condanna. Ancor più ci preoccupa l’assessora Mammini che richiama il Piano Strutturale perché così come loro lo hanno approvato non da nessuna sicurezza sull’uso solamente socio-sanitario dell’area, vi è contenuta la visione di un cambiamento di destinazione d’uso, con la previsione di quote di insediamento commerciale e la riapertura di strade che farebbero perdere la preziosa zona acustica 2. Il piano strutturale quindi non ci protegge affatto, anzi, questo richiamo non fa che accrescere le nostre preoccupazioni. Così come il richiamo all’accordo di programma del 2005 è assolutamente strumentale, gli accordi di programma sono validi se tutti i contraenti rispettano le regole. Qui gli accordi non ci sembrano rispettati, i cittadini pagano per servizi non pervenuti, al San Luca mancano all’appello posti letto: ancora da quantificare, ma presto avremo un dato preciso. Noi affermiamo con forza la necessità di conservare tutta l’area del Campo di Marte a destinazione socio sanitaria, non per nostalgici ricordi, ma per la reale necessità di avere gli spazi necessari ad avere un’assistenza sanitaria in linea con i parametri nazionali, non rispettati dalle carenze del San Luca”.