
“Si deve lavorare al più presto affinché il Caffè Di Simo diventi un polo culturale della città, o meglio il luogo della civiltà culturale italiana del Novecento, dove organizzare incontri di livello e concerti. Tocca al Comune e al sindaco Tambellini farsi capofila dell’ambizioso progetto: l’amministrazione non puo’ e non deve rimanere assente, tanto più perchè, a quanto ci risulta, anche le fondazioni bancarie vedono di buon occhio un’iniziativa che recuperi e valorizzi il Di Simo”. A sostenerlo è Remo Santini, ex candidato sindaco e leader della liste civiche SìAmoLucca e Lucca in Movimento, che riprende i concetti espressi recentemente sulla stampa dal professor Umberto Sereni.
“Va riportato in auge il clima che si è vissuto tra i muri dello storico locale, in modo da sostenere con forza quel salto di qualità nella proposta culturale stessa di cui Lucca ha veramente bisogno – aggiunge Santini -. Come ha opportunamente ricordato Sereni, quello tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento è stato un tempo magico per Lucca, dove le figure più importanti come Giacomo Puccini, Giovanni Pascoli e Gabriele D’Annunzio si sono incrociate intorno ad una figura centrale, proprio quella di Alfredo Caselli, allora proprietario del caffè di via Fillungo divenuto poi Di Simo. Riportare il locale ad una riapertura dopo sei anni di stop, affiancando alla tradizionale attività di pubblico esercizio anche quella, appunto, di polo culturale di eccellenza, è un’occasione su cui non si deve perdere tempo. Invito quindi il sindaco e il Comune ad assumere quel ruolo che gli spetta, e come tale promuova un primo incontro su questo tema tra tutti i soggetti interessati. Il rilancio del centro storico passa soprattutto da queste iniziative di alto profilo: con questa operazione di coglierebbe un duplice obiettivo, quello di una qualificazione del turismo e la valorizzazione di quella lucchesità attraverso la quale riportare gli abitanti del territorio a frequentare il cuore della città, dopo che si sono progressivamente allontanati”