Lucca per l’Ambiente: “Lupi, Remaschi come Cappuccetto Rosso”

3 ottobre 2018 | 10:34
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Lucca per l’Ambiente: “Lupi, Remaschi come Cappuccetto Rosso”

Lucca per l’ambiente risponde a Marco Remaschi in merito all’eccessiva presenza di lupi nella Regione Toscana.

“In Toscana abbiamo un paladino, si chiama Marco Remaschi e difende i buoni dai cattivi. Forse gli avranno letto troppe volte la fiaba di Cappuccetto Rosso – ironizza Lucca per l’ambiente – tant’è che adesso ha la paura del lupo cattivo”. “Prima la legge che porta il suo nome e per la quale ha fatto fare una mattanza di cinghiali non ha portato alcun frutto – spiega la lista civica lucchese – adesso, visto il fallimento dell’iniziativa e forse la caduta libera del suo futuro politico ( alla luce delle telefonate primaverili oramai note), si prodiga a chiamare a raccolta gli allevatori contro gli animali predatori”. “Ricordiamo volentieri all’assessore Remaschi che i danni agli agricoltori dovrebbero essere pagati da chi ha immesso nel nostro territorio questo cinghiale non autoctono, i cacciatori – spiegano ancor agli esponenti di Lucca per l’ambiente – sono i primi responsabili di questo danno economico per tutti i cittadini toscani e per gli agricolotori, danno per gli altri ma business per chi gira nei boschi armato di fucile. Suggeriamo a Remaschi di abbandonare il libro di fiabe e magari leggersi interventi di esperti e docenti universitari quali il professor Mazzatenta dell’università di Teramo che ha spiegato che il lupo è l’unico sistema efficace per tenere basso il numero dei cinghiali e degli altri ungulati”.
“Il professore universitario (ci piace la ridondanza e la specifica che si tratta di un esperto) – prosegue la nota – ha affermato inoltre che il numero eccessivo di lupi è tutto da dimostrare: è un animale estremamente difficile da stimare e quantificare in maniera precisa. Abbatterli – avverte Mazzatenta – non mitigherebbe il conflitto con gli allevatori e, tra l’altro, creerebbe un ulteriore problema dovuto dal disgregamento dei branchi. Questo porterebbe ad avere lupi vaganti non più in grado di predare animali selvatici, e che per la fame caccerebbero preferenzialmente animali allevati, avvicinandosi alle abitazioni”. “Remaschi – conclude Lucca per l’ambiente – su di te si sta spengendo il riflettore, arriva il buio e la paura atavica del lupo riemerge”.