
“La giunta Tambellini, annunciando lo scioglimento dell’Opera delle Mura per bocca di due suoi assessori, Lemucchi e Ragghianti, ha messo in atto un’ingerenza palese per due motivi: il primo perchè lo statuto dell’Opera delle Mura approvato dal consiglio comunale nel 1999, in particolare l’articolo 9, prevede “la revoca e lo scioglimento anticipato solo nei casi di grave irregolarità nella gestione, di esplicito contrasto con gli indirizzi espressi dagli organi comunali, di documentata inefficienza, di pregiudizio degli interessi del Comune o mancato raggiungimento degli obiettivi individuati nei piani programmi annuali di attività”. Il secondo perchè gli articoli 24 e 35 dello Statuto comunale dicono chiaramente che la creazione, il controllo, l’attività e a maggior ragione la cessazione di un’istituzione come è l’Opera stessa, sono di competenza del consiglio comunale, che non puo’ essere esautorato”. Lo sostiene, documenti alla mano, il leader delle liste civiche SìAmoLUcca e Lucca in Movimento, Remo Santini.
“Stiamo assistendo ad un grande pasticcio, nonchè ad un atto di arroganza dell’esecutivo guidato dal sindaco Tambellini – prosegue Santini – La giunta non può sostituirsi al consiglio comunale che nel 1999 sancì la nascita dell’Opera delle Mura, e che quindi è l’unico consesso a cui spetta per legge di stabilirne le sorti, né può infischiarsene di quanto stabilito dallo statuto dell’Opera sullo scioglimento anticipato. Chiediamo dunque si faccia chiarezza, senza fughe in avanti che sono fuori dalla normativa. Ma secondo noi c’è di più: visto che nei mesi scorsi proprio in consiglio comunale, l’amministrazione aveva annunciato la volontà di integrare l’Opera delle Mura insieme al teatro del Giglio e a Itinera, facendole confluire queste tre realtà in una futura Fondazione unica della cultura, dove ognuno dei tre organismi avrebbe comunque mantenuto la propria identità, si porti a conoscenza proprio del consiglio comunale i motivi del cambio di rotta”. Santini ribadisce che chiusura dell’Opera delle Mura, istituita per la tutela del nostro monumento simbolo, non puo’ andare in porto con questi termini e modalità. “Conosciamo bene la prepotenza di questo centrosinistra che guida Lucca, ma a tutto c’è un limite. E difenderemo in tutti i modi la procedura da seguire, chiedendo subito la convocazione di una commissione consiliare urgente sull’argomento – aggiunge Santini – Anche le motivazioni con cui Ragghianti e Lemucchi giustificano lo scioglimento dell’Opera lasciano sconcertati: come fanno a sostenere che non si regge sulle proprie gambe, quando negli ultimi anni ha sempre registrato avanzi di amministrazione?”.
Infine le ultime considerazioni. “Come si fa a dire che con l’abolizione dell’Opera delle Mura e il passaggio di tutte le sue competenza al Comune, si snelliranno le procedure per gli utenti? Finora chi vuole fare una manifestazione sulla cerchia urbana si rivolge ad un unico ufficio, dopo dovrà contattarne tre o quattro diversi: i vigili o la Metro per i permessi del traffico, magari il provveditorato per le casermette e l’ufficio cultura per gli spalti. Più che una semplificazione, ci sembra una follia. E l’organizazione di due manifestazioni come Murabilia e Verdemura che vanno a Lucca crea, sempre in base ad un annuncio degli assessori: allora vuole dire che c’è un piano finanziario presentato? O come temiamo, invece è inesistente? Noi restiamo del parere che lo scioglimento repentino dell’Opera delle Mura, con un improvviso cambio di strategia ignorato perfino dai dipendenti e dai vertici dell’istituzione, sia in realtà legato agli scontri in atto negli ultimi mesi fra il presidente e il direttore, condito alla necessità di poter disporre di oltre un milione di euro, magari per buttarli nella realizzazione del fantomatico museo della città”.