Don Biancalani, LeU: “Da destra ritorno alle intimidazioni”

Don Biancalani a Lucca, dopo lo striscione di Casapound intervengono anche gli esponenti di Leu, Cecilia Carmassi e Luca Baccelli: “Evidentemente – dicono – l’intolleranza verso chi è nato in un altro paese o non ha la pelle bianca non basta. Ora Casa Pound pretende di stabilire chi può parlare o meno delle sue esperienze e della sua visione della società, fino ad arrogarsi il diritto di dire chi è benvenuto a Lucca, un po’ come accadeva nel ventennio. Dopo avere affisso uno striscione abusivo contro l’iniziativa Restiamo umani con Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro, producono un comunicato che si potrebbe definire delirante se non fosse parte di una precisa strategia politica: l’infame omicidio di una ragazza a Roma e alcuni preoccupanti eventi avvenuti in città sono accostati ai progetti di accoglienza e integrazione, cioè alle esperienze che favoriscono la convivenza civile e pacifica di tutti. Dimenticando curiosamente che le ultime donne ad essere state aggredite a Lucca sono una ragazza che si trovava con un amico e le tre tifose dell’Arezzo, tutte vittime di atti squadristi di cui sono accusati esponenti di gruppi fascisti”.
“A Lucca – proseguono Carmassi e Baccelli – la presenza della destra estrema ha una lunga storia, anche con la partecipazione di protagonisti dell’eversione, e stiamo assistendo a un ritorno di aggressioni e intimidazioni, come sanno quei giovani che non si possono permettere di circolare da soli nelle serate del weekend. Le istituzioni, a cominciare dalle forze dell’ordine e dalla questura, sono chiamate ad affrontare questi atti nella loro gravità. E l’amministrazione comunale, rieletta anche sulla base di un appello contro il pericolo nero, deve riconoscerne la valenza politica, a cominciare dal chiamare le cose con il loro nome: di fascismo si tratta, non semplicemente di episodi di violenza. Nel frattempo, benvenuto Don Biancalani”.