
Parlamentari, ex parlamentari, rappresentanti del territorio e amministratori locali: tutti insieme a Palazzo Orsetti per fare il punto della situazione, chiaro e definitivo, sull’iter degli assi viari e chiedere al ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli, un incontro urgente sull’argomento e una presa di posizione “che sgomberi il campo da qualsiasi tipo di dubbio o di incertezza”. E’ l’iniziativa assunta dal sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e anticipata stamani (30 ottobre) al telefono al senatore Massimo Mallegni, membro dell’ottava Commissione permanente (lavori pubblici, comunicazioni), “visto – precisa il primo cittadino – che è uscito pubblicamente sul tema nei giorni scorsi ed è quello che farò formalmente con una lettera di invito: sono il sindaco del comune capoluogo e su Lucca passerà la maggior parte del tracciato degli assi viari, ma questa battaglia se vogliamo vincerla dobbiamo condurla insieme in una visione complessiva di mobilità che guardi alla Piana, con Capannori, Altopascio, Porcari e Montecarlo, alla Mediavalle e alla Garfagnana”.
“Non mi interessa correre da solo – va avanti Tambellini -, penso sia controproducente e dannoso per tutti: non è possibile oggi guardare a Lucca, a Capannori o ad Altopascio come se fossero entità isolate da ciò che le circonda e non è pensabile lavorare per campanilismi, quando la mobilità, il traffico, gli spostamenti sono per definizione un qualcosa che attraversa più territori con ricadute complesse su più territori. In questo caso specifico, inoltre, quando si fa riferimento agli assi viari si parla di un unico progetto: su quelle carte ci sono gli assi lucchesi e capannoresi, ma c’è anche il lotto altopascese, indispensabile per l’intero sistema di viabilità. Tutti noi vogliamo l’opera migliore possibile: in passato è stato attivato un procedimento proprio per raggiungere questo obiettivo e modificare sensibilmente le prime carte che non tenevano conto di quanto il nostro territorio fosse cambiato negli anni. Da una parte abbiamo delle infrastrutture risalenti a uno o due secoli fa, dall’altra abbiamo uno sviluppo, umano, culturale, turistico, imprenditoriale ed economico, che cresce, che modifica anche i propri ambiti di riferimento e per il quale dobbiamo prevedere un piano per la mobilità alternativa che coinvolga e leghi l’intero comprensorio, integrando anche il trasporto su rotaia, visto che sia il raddoppio della ferrovia che gli investimenti già compiuti per il potenziamento e lo sfruttamento della linea ferroviaria ci permetteranno di andare verso una precisa direzione. Sono felice di leggere l’apprensione e l’interessamento di tanti rispetto alle sorti di questo progetto: ecco, è proprio per questo motivo che voglio chiamarli tutti insieme a raccolta a Palazzo Orsetti. Solo così possiamo diventare (garbatamente) insistenti e quindi efficaci”.